Sanità, Ordine Medici Milano contro decreto liste d'attesa di Schillaci

Agenzia askanews INTERNO

Roma, 2 mag. – “Il ricorso al TAR l’abbiamo fatto contro il decreto appropriatezza di Beatrice Lorenzin, poi sospeso visto il ritiro e l’approvazione del decreto LEA; nulla ci vieta di farlo anche contro il decreto Schillaci. Dobbiamo solo attendere che venga pubblicato, con le premesse che abbiamo letto. Perché se sono davvero queste, allora significa che abbiamo lavorato più di 20 anni invano”. Sono le prime parole del presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, dopo aver letto le anticipazioni di stampa sulle nuove regole prescrittive, con codici e burocrazia, per i medici di famiglia e specialisti, “utilizzando parole acchiappa-consenso come diminuzione delle liste d’attesa e limitazione della medicina difensiva”. (Agenzia askanews)

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/05/2024 22:00:00 “Curarsi è un diritto, basta alle liste d’attesa” è lo slogan con cui lo Spi Cgil darà, da lunedì 6 maggio, in maniera ancora più incisiva battaglia alle liste di attesa. (Tp24)

Ciò non vuole dire che i cittadini possano farsi rimborsare a posteriori visite ed esami privati. (RaiNews)

Ha paura di peggiorare in modo irreversibile ma non lavora e non ha i soldi per pagare una visita di tasca sua.. Anna Bracciante è una giovane donna di 27 anni che vive a Pontecagnano. (Salernonotizie.it)

Liste d’attesa: ci sono 580 risonanze magnetiche in attesa di essere eseguite e intanto pesano tutte le richieste di rimborso dei costi sostenuti per visite ed esami strumentali. Un pentolone in ebollizione che riguarda anche le prestazioni per malattie croniche e pratiche di invalidità, ma anche colonscopie e gastroscopie. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Al ministero della Salute si è tenuta la riunione della Commissione di studio per il governo delle liste d'attesa sul tema della riduzione delle stesse in vista del decreto che il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato arriverà a giorni. (Doctor33 )

Apparecchiature diagnostiche per i medici di famiglia e pure una spinta per l’appropriatezza, cioè per ridurre le prescrizioni di visite ed esami inutili da parte di questi professionisti. (La Repubblica Firenze.it)