Emiliano dice ancora no: l'audizione in Commissione antimafia solo dopo il 10 maggio

Taranto Buonasera INTERNO

La battaglia anche psicologica tra il Governatore pugliese e la Commissione parlamentare antimafia prosegue a colpi di comunicati, convocazioni e indisponibilità. L'ultima parola, in ordine di tempo, l'ha pronunciata Michele Emiliano che continua a ribadire che la sua audizione potrà esserci ma solo dopo il dibattito in aula consiliare regionale sulla sfiducia presentata dal centrodestra. In altre parole non vuole prestare il fianco alle opposizioni che potrebbero sfruttare politicamente il suo intervento in Commissione Parlamentare per farne un uso considerato indebito dallo stesso Emiliano. (Taranto Buonasera)

Ne parlano anche altri media

A Roma lo sconcerto, a Bari la resistenza. Il quale aggiunge che «perfino gli uffici si sono stupiti» del rifiuto di Emiliano di aderire alla proposta del 2 maggio (perché impegnato in attività istituzionali) ma pure di respingere le giornate del 7, 8 e 9 maggio. (Corriere)

“La frase attribuita tra virgolette al presidente della Regione Puglia ‘inopportuno che io venga in Commissione antimafia’ non è mai stata pronunciata, come dimostrato dalla lettera inviata alla Commissione il 24/04 e resa pubblica per ripristinare la verità”. (l'Immediato)

Contrariamente a quanto afferma, lei non è, in realtà, disponibile ad essere audito dalla commissione parlamentare antimafia. "Entrambi conosciamo le liturgie politiche e sappiamo che alla Conferenza dei presidenti delle Regioni si può mandare un delegato in propria vece. (Il Messaggero Veneto)