Johnson&Johnson, ore decisive ma i vaccini “stile Astrazeneca” potrebbero sparire entro un anno

IVG.it ECONOMIA

Così come avvenuto con AstraZeneca, infatti, si pensa che domani Ema darà il via libera anche a Johnson & Johnson con la raccomandazione di utilizzarlo solo nella fascia di età degli over 60.

Una storia, dunque, che non ha avuto un lieto inizio in Italia, dove già il dibatto pubblico è molto acceso sul caso AstraZeneca, di cui il Johnson & Johnson è “figlio”.

La differenza sostanziale tra i due farmaci, però, è nella somministrazione: se AstraZeneca necessita di due iniezioni (a distanza di massimo 12 settimane) per essere efficace, Johnson & Johnson, invece è un vaccino monodose. (IVG.it)

La notizia riportata su altre testate

Spetterà a ogni singolo Stato decidere a chi somministrarlo per evitare i rarissimi casi di trombosi venosa cerebrale o addominale, quelle più temute. Si sblocca il vaccino di J&J nella Ue, insieme alle 184mila dosi stoccate nell'hub della Difesa a Pratica di Mare. (ilGiornale.it)

Se le indiscrezioni venissero confermate, ci troveremmo dunque con due vaccini disponibili per la fascia di età 60-79 anni e altri due, il Pfizer e il Moderna, per over 80, ultravulnerabili e under 60. (Genova24.it)

L'anticorpo monoclonale che dovrebbe essere approvato anche in Italia è Vir-7831 (Gsk e Vir Biotechnology). Abbiamo bisogno oggi di una comparazione tra queste terapie e abbiamo pensato a 4 studi" (Adnkronos)

(LaPresse) – Su Sputnik “non abbiamo nessun ostracismo. Così Thierry Breton, commissario Ue per il mercato interno a SkyTg24 (LaPresse)

Vediamo allora che per esempio in Abruzzo AstraZeneca è «al palo» al 57 per cento delle dosi utilizzate contro il 95 di Pfizer. Ieri il commissario per il mercato interno europeo Thierry Breton ha annunciato che arriveranno in Italia 54 milioni di dosi entro luglio: «sei milioni in più del previsto». (il Giornale)