Seid, il padre “Mio figlio amato e benvoluto da tutti, non era vittima di razzismo”

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Per il padre, Seid era benvoluto ed accettato da tutti in città: “Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia.

Pensateci la prossima volta che fate discorsi cinici e stupidi sul colore della pelle e sui gommoni”, conclude l’ex Juventus riferendosi esplicitamente ad episodi occorsi negli ultimi anni legati ad episodi di razzismo

Aveva vissuto assieme a Seid Visin a Milano per circa due anni nel periodo 2014-2016 quando i due condividevano il sogno di sfondare nel calcio. (Leggilo.org)

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I genitori di Seid, coloro che lo hanno accolto e gli hanno donato sostegno e amore, comprensibilmente sconvolti per l'accaduto, non parlano, per ora. C'è una sola frase, a loro attribuita e pubblicata da Telenuova, l'emittente televisiva più radicata e autorevole sul territorio: «Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo». (Fanpage.it)

Seid Visin era rientrato dalla Finlandia poco più di un mese fa. Doveva essere un periodo di svago dopo un lunghissimo isolamento vissuto a Milano a causa del lockdown. (ilmattino.it)

«Il gesto estremo di Seid - hanno dichiarato i due genitori adottivi ai microfoni dei colleghi di Telenuova- non deriva da episodi di razzismo. Non è chiaro cosa abbia spinto al suicidio il giovane adottato da una famiglia di Nocera Inferiore che, ad una carriera nel calcio professionistico. (risorgimentonocerino.it)

— laura boldrini (@lauraboldrini) June 5, 2021. #SeidVisin “Sento gli sguardi schifati su di me.”Cosa siamo diventati? pic.twitter.com/X5OfywucGD — Fondazione Luigi Einaudi Onlus (@fleinaudi) June 5, 2021 (aSalerno)

Infatti, nella lettera Seid Visin scrive: “Ovunque io vada, ovunque io sia, ovunque mi trovi sento sulle mie spalle, come un macigno, il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone“, spiegando anche che le cose erano cambiate negli ultimi anni Ha scelto di impiccarsi a casa dei propri genitori e sarebbero stati alcuni episodi di razzismo all’origine della tragica fine di Seid Visin, 20enne di origine etiope che risiedeva a Nocera Inferiore con la sua famiglia adottiva da anni. (Leggilo.org)

"Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. E' sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie". (L'Unione Sarda.it)