Vestager: “Piano temporaneo per aiuti di Stato da 2.240 mld”

QuiFinanza ECONOMIA

Ma ci vorrà tempo”.

Serve un’amnistia sulle posizioni viste durante la crisi finanziaria”, ha aggiunto, chiedendo “un dibattito senza tabù, per capire cosa fare.

Ne usciremo velocemente solo se ci aiutiamo a vicenda, o servirà più tempo con conseguenze sociali molto più gravi”.

La ripresa sarà lunga” ed è per questo che il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato con 2.240 miliardi di euro di misure nazionali già approvate “è temporaneo” proprio “perché abbiamo l’ambizione di tornare ad un mercato unico senza frammentazioni, dove le aziende competono sulla base del merito. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Assicurare liquidità al mondo delle imprese è il primo passo per mettere in sicurezza il sistema Paese. Questa è l’Europa che ci piace”, così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. (Agenzia Stampa Italia)

Così la vicepresidente della Commissione Ue Margrethe Vestager ad un gruppo ristretto di media europei, tra cui l'ANSA. "Ci vorrà tempo prima che le imprese riescano a farcela senza il sostegno dello Stato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ma il quadro temporaneo sugli aiuti di stato con 2.240 miliardi di euro di misure nazionali già approvate “è temporaneo” proprio “perché abbiamo l’ambizione di tornare ad un mercato unico senza frammentazioni, dove le aziende competono sulla base del merito. (la voce d'italia)

La Commissione europea ha adottato un emendamento che estende a nuovi settori il “quadro temporaneo” del 19 marzo con il quale è stato sospeso il divieto di erogare aiuti di stato e vede già 2240 miliardi di continua a leggere su “IL […]. (Il Cirotano)

"Non prendo posizione perché sarebbe proprio ciò che sto dicendo che non deve essere fatto: una scelta di campo, invece della ricerca di soluzioni". Ma ci vorrà tempo". (Teleborsa)

. (Teleborsa) - "" ed è per questo che il quadro temporaneo suglidi misure nazionali già approvate "è" proprio "perché abbiamo l'ambizione di tornare ad un mercato unico senza frammentazioni, dove le aziende competono sulla base del merito. (Il Messaggero)