BCE, de Guindos: molto cauto sui tagli dei tassi dopo giugno

LA STAMPA Finanza ECONOMIA

"Siamo stati molto chiari: se le cose si muoveranno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra politica monetaria restrittiva a giugno. Ammesso che non ci siano sorprese da qui ad allora, come si dice in francese, è un fatto compiuto". Lo ha affermato Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea (BCE), in un'intervista a Le Monde.A una domanda su quanto velocemente la BCE potrà tagliare i tassi di interesse dopo la mossa di giugno, ha risposto: "Ciò dipenderà, ad esempio, dall'evoluzione dei dati, dalla situazione geopolitica e dal potenziale impatto sui prezzi del petrolio (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

A partire da giungo è confermato il taglio dei tassi di 25 punti base (inflazione permettendo). La Bce ha condotto una lunga stagione di rialzo dei tassi allo scopo di tamponare l'inflazione, ma l'onda lunga della decisione ha avuto ripercussioni drammatiche sulla vita dei cittadini europei, che hanno visto alzare le rate dei mutui e dei prestiti, ma anche sulle aziende che hanno sperimentato un più difficile accesso al credito. (QuiFinanza)

"Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. (Sky Tg24 )

Le posizioni rialziste sull’S&P sono scese di 12,3 miliardi di dollari, mentre il Nasdaq è diventato neutrale con un aumento delle nuove posizioni short. Questo cambiamento segue due settimane di perdite su Wall Street, influenzate dai timori di aumento dei tassi di interesse e tensioni geopolitiche. (Proiezioni di Borsa)

BRUXELLES – Le condizioni per taglia i tassi, a giugno, da parte della Bce, ci sono. L’incognita: guerre o altri sommovimenti. In un’intervista a Le Mondo, Luis de Guindos, vicepresidente della Bce, ha infatti affermato: “Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. (Firenze Post)

Il minor tasso di crescita per i beni industriali non energetici, spiegano gli economisti della banca centrale, “è determinato dalla perdurante attenuazione delle pressioni inflazionistiche, nonostante il lieve aumento dell’inflazione dei beni energetici riconducibile in larga misura a effetti base”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

«Se le cose procedono nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra politica monetaria restrittiva a giugno . Presumendo che non ci siano sorprese fino ad allora, come si dice in francese, è un «fait accompli». (Gazzetta del Sud)