Elio e Le Storie Tese: «Noi censurati da Mollica al concerto del Primo Maggio del 1991»

No, ancora no»

Stiamo passando dalla rete Tre alla rete Due?

Lo racconta la band a Irene Bignardi nell’ultima puntata de« Le invasioni barbariche» del 2013 su La7.

«Andreotti è stato giudicato dalla Corte inquisitoria per un caso di depistaggio, il caso è stato archiviato come altri 410 su 411», così cantavano Elio e le Storie Tese al concerto del Primo Maggio del 1991.

Ad un certo punto intervenne Vincenzo Mollica: «Cerco di capire una cosa. (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altre testate

Peccato che la versione completa dell'esibizione di Elio completa in rete non ci sia più, circola solo parzialmente. Eppure, il buon Fedez se avesse parlato dei tagli alla Sanità degli ultimi anni, nei settori sociali, la precarietà del lavoro, probabilmente avrebbe fatto la fine di illustri predecessori: Elio e le Storie tese il 1 Maggio del 1991. (L'AntiDiplomatico)

«Anche Andreotti – cantava ancora la band – è stato giudicato dalla Corte inquisitoria per un caso di depistaggio, il caso è stato archiviato come altri 410 su 411». «Questo è un depistaggio per i funzionari della Rai», cantava Elio, «ma d’altra parte noi siamo in buona compagnia». (Open)

E così mentre volano stracci tra la Rai e Fedez, che pubblica su Instagram le telefonate intercorse tra lui, la vicedirettrice di Rai 3 Ilaria Capitani e gli organizzatori del concerto, il pensiero vola al Concertone del 1991. (Tvblog)

Questa seconda parte, però, non sarebbe stata approvata dalla Rai che avrebbe operato con quella che il rapper ha definito "censura". L'accusa di Fedez, che denuncia un tentativo di censura nei suoi confronti sul palco del Primo Maggio ad opera dei vertici Rai, ha scatenato la polemica nazionale. (Il Messaggero)

Ci sono dei precedenti documentati, per esempio quello di Elio e le Storie Tese nel 1991. Del resto, gli Elio e le Storie Tese si rivolgono proprio ai politici indagati quando dicono di “non essere in buona compagnia” e proprio come Fedez fanno nomi e cognomi. (Periodico Italiano)