Fmi migliora le stime per il Pil europeo da – 8,5 a -7% ma avverte: “Nuove infezioni mettono a…

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Molte di queste perdite non saranno recuperate nel medio termine”.

Le banche sono solide ma nel medio termine serviranno aumenti di capitale. L’Europa sta vivendo la peggior crisi economica dalla seconda guerra mondiale.

Il Fondo però aggiunge “la risposta senza precedenti ha evitato un risultato devastante: senza la recessione sarebbe stata ben peggiore”.

Lo ribadisce il Fondo monetario internazionale che stima per il 2020 una contrazione del Prodotto interno lordo del Vecchio Continente del 7%. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

La stima è contenuta nel Regional outlook del Fondo monetario internazionale, secondo cui l'economia del vecchio continente calerà del 7% quest'anno prima di risalire del 4,7% il prossimo. Ma, avverte l'istituto di Washington, "la ripresa da questa crisi sarà incerta e parziale". (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

A fornire un outlook aggiornato sul vecchio continente è il Fondo Monetario Internazionale, che ha dato indicazioni piuttosto fosche sull’uscita dalla crisi nella regione europea. In questa cornice, il Fondo Monetario Internazionale ha messo in guardia i Paesi europei: l’uscita dalla crisi sarà più lenta e difficoltosa. (Money.it)

"Un sostegno discrezionale che - ricorda il Fondo - si è aggiunto ai consistenti stabilizzatori automatici europei" con "la maggior parte dei pacchetti fiscali utilizzata per programmi di mantenimento del lavoro e sostegno alla liquidità per le imprese". (la Repubblica)

Il riemergere delle infezioni in Europa rappresenta probabilmente il maggiore rischio al ribasso al momenti. I rischi per l'economia europea «restano significativi e stanno aumentando con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando. (Il Messaggero)

«La loro resilienza, insieme alla forte risposta politica, hanno aiutato a prevenire un credit crunch», una stretta del credito. l Fondo Monetario Internazionale prevede per l'Europa una contrazione economica del 7% nel 2020, la maggiore dalla Seconda Guerra Mondiale (Ticinonline)

Molte di queste perdite non saranno recuperate nel medio termine». Per sostenere la ripresa dalla pandemia, le politiche dovrebbero cercare di affrontare sfide di lunga durata, come la bassa crescita della produttività, la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e la crescente disuguaglianza». (La Stampa)