Sgombero Terra di Nessuno, la Cgil: “La scelta del Comune è incomprensibile”

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Genova24.it SALUTE

“Nel corso dei confronti il Comune di Genova, da Piciocchi a Campora a Carratù si è sempre impegnato a trovare un’altra collocazione al centro sociale prima di arrivare allo sgombero, quindi l’accelerazione di oggi risulta incomprensibile e non condivisibile”, prosegue il sindacato.

“E’ difficile comprendere la tempistica di questa azione muscolare da parte del Comune – commentano dalla Cgil – lo sgombero avviene sulla base di una decisione autonoma del Comune mentre da tempo è in corso un confronto con il coordinamento dei comitati di Oregina Lagaccio e con il sindacato circa l’uso di quella porzione di territorio”. (Genova24.it)

La notizia riportata su altre testate

0 Condividi Facebook Twitter. Regione Marche – L’Assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Mirco Carloni e le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL regionali hanno firmato, lunedì 4 ottobre 2021, un protocollo di intesa in tema di sviluppo e innovazione. (fanoinforma)

Che in italiano vuol dire No a licenziamenti economici ! Lo dice chiaramente Cgil, rispondendo a quanto diffuso dai S.i.Cobas: «Infatti, proprio secondo quell’accordo tutti i 460 lavoratori dell’appalto Evologica in forza al 31 dicembre, alla data del 1° gennaio 2022 passeranno alle dipendenze di Italpizza. (La Gazzetta di Modena)

Dopo il reintegro di alcuni lavoratori ex Officina dello Sport alle piscine Camalich-Neri, infatti, anche altri operatori che inizialmente erano rimasti fuori da questo primo passo sono tornati sotto contratto grazie alla nuova gestione dell'impianto nei quartieri nord della città. (LivornoToday)

La Cgil propone per «i giovani e per chi fa lavori discontinui», una "pensione di garanzia" che valorizzi i periodi senza copertura contributiva, quelli di formazione e inoccupazione legati a politiche attive, «calcolata in maniera crescente sulla base degli anni di contribuzione e di età di accesso al pensionamento». (La Stampa)

Con questa sentenza - aggiunge Bottiglieri - si stabilisce, una volta di più, che fare attività sindacale, difendere i diritti e le tutele di lavoratori e lavoratrici, non può e non deve essere motivo per un licenziamento per giusta causa. (Ottopagine)

Oggi il lavoro è sempre più precario e si può essere poveri pur lavorando. «La ripresa economica non può avvenire a costo di sacrifici umani. (La Gazzetta di Reggio)