Aumento del 30% dei casi di scabbia: «Attenti a bambini e anziani»

Sanità Informazione SALUTE

“Nell’ultimo anno abbiamo visto un aumento del 30% dei casi di scabbia, soprattutto nei bambini ma anche negli anziani. Spesso legati ad una sottovalutazione del problema e nella scarsa aderenza alla terapia. Ci sono famiglie che non rinunciano a mandare il figlio a scuola anche se ha prurito. Così i contagi aumentano e il problema ritorna”. A fare il punto è Sabrina Erculei, dermatologa clinica dell’Irccs Idi di Roma (Sanità Informazione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Negli ultimi anni c’è la tendenza a una crescita dei casi di scabbia, e il motivo non lo sappiamo. I diversi casi registrati a Roma riguardano gli asili nido, un setting che favorisce la diffusione dell’acaro, però episodi si sono verificati anche tra adulti, in Rsa e reparti ospedalieri”. (Nurse Times)

Foto da Wikipedia I casi di scabbia sono aumentati del 30%. Ad affermarlo, in un'intervista all'Adnkronos Salute, è Sabrina Erculei, dermatologa clinica dell'Istituto dermatologico italiano (Idi) di Roma, una delle strutture più prestigiose a livello nazionale. (Fanpage.it)

Scabbia a Roma, è allarme anche per gli anziani: "Aumento dei contagi del 30%" di Valentina Lupia (Repubblica Roma)

Nell’ultimo periodo si sta registrando una tendenza di crescita per quanto riguarda i casi di scabbia a Roma e, più in generale, in Italia e in Europa.Qual è il motivo preciso? “Non lo sappiamo. (Tag24)

Recentemente, si è verificato un allarme scabbia a Roma, richiamando l’attenzione sulla diffusione e la gestione di questa condizione. In questo articolo, esploreremo i sintomi, le cause, le modalità di trasmissione e le strategie di trattamento della scabbia, con l’obiettivo di fornire informazioni utili a coloro che desiderano saperne di più su questa patologia. (Microbiologia Italia)

Lo raccontano gli ultimi dati dell'Idi di Roma, istituto dermopatico dell'Immacolata. «Nell'ultimo anno abbiamo visto un aumento del 30% dei casi di scabbia, soprattutto nei bambini ma anche negli anziani. (Corriere Roma)