Cpr di Pian del lago, viaggio all’inferno: letti in cemento, gabbie e pattuglie. “Qui perdiamo anche il diritto a un nome”

la Repubblica INTERNO

“Lo sai che qui ci trattano come animali? Neanche un nome abbiamo più. Siamo un numero”. Mehdi è mani che si aggrappano a una griglia, occhi neri che superano le grate, un urlo che vuole essere di rabbia, ma sa solo di disperazione. Ed è un ragazzino. Ha 23 anni, ma sembra più piccolo, il suo italiano – quasi perfetto – sa di Nord Italia. Arrivato da minorenne è inciampato, ha commesso un reato, … (la Repubblica)

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E ancora, spaesamento e incertezza dovuta all’assenza di diritti, compreso quello alla salute, con patologie gravi non trattate e forte disagio psichico. Questo è quanto emerge rispetto alle condizioni di vita delle persone “trattenute” negli otto Centri di permanenza per il rimpatrio italiani – ovvero, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Milano, Roma, Palazzo San Gervasio (Potenza), Bari, Restinco (Brindisi), Caltanissetta e Macomer (Nuoro) – secondo il dossier realizzato dalle circa quaranta organizzazioni che fanno parte del Tavolo Asilo e Immigrazione. (Il Fatto Quotidiano)

Per questo, il Naga, associazione che difende i migranti e garantisce l'assistenza sanitaria anche ai clandestini, con un esposto alla magistratura chiede il s… (La Repubblica)

Fotogramma (Avvenire)

Gli episodi nel centro di permanenza per il rimpatrio, commissariato da dicembre, sarebbero avvenuti tra il 10 e il 18 febbraio scorso, raccontano Riccardo Tromba, presidente del Naga, e Nicola Cocco medico della rete “Mai più Lager” (TGR Lombardia)

E’ quanto emerso dal dossier presentato oggi dal Tavolo Asilo e Immigrazione dopo le visite nei Cpr italiani di parlamentari che fanno capo ai partiti di opposizione, Pd, Movimento 5Stelle, Verdi e Sinistra Italiana, +Europa, e dei consiglieri regionali degli stessi gruppi. (il Fatto Nisseno)

Così dal carcere in cui aveva scontato una condanna per furto è finito nel Cpr di Macomer, dove lo hanno visitato la deputata Avs Francesca Ghirra e le associazioni Naga e Mai più Cpr. Tra i dannati dei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) c’è un uomo che mangia le sue feci e beve le sue urine. (il manifesto)