Pfizer e BioNTech: «Vaccino sicuro anche per i bambini dai 5 agli 11 anni»

TrevisoToday ECONOMIA

Successivamente, ma non prima dell'ultimo trimestre di quest'anno, dovrebbero essere condotti anche test clinici sui bambini con meno di cinque anni.

Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, ha dichiarato che i risultati dello studio hanno fornito "una solida base per richiedere l'autorizzazione per il nostro vaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni".

Israele ha già dato un'autorizzazione speciale per vaccinare i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni che sono "a rischio significativo di malattia grave o morte" da Covid, utilizzando il vaccino Pfizer al dosaggio più basso

Entro l'anno test anche sui bambini con meno di cinque anni. (TrevisoToday)

La notizia riportata su altri giornali

e BioNTech hanno annunciato oggi i risultati di uno studio di fase 2/3 sul vaccino Pfizer per under 12: “Efficace e sicuro“. Dunque una dose inferiore a quella di 30 μg utilizzata per le persone di età pari o superiore a 12 anni. (La Gazzetta Digitale)

Le aziende Pfizer e BioNTech stanno sperimentando il loro vaccino anti-Covid anche su neonati di età compresa tra sei mesi e due anni e su bambini di età compresa tra 2 e 5 anni. I risultati principali di questi studi sono attesi "prima di fine anno", hanno affermato le società. (ilmessaggero.it)

Resta fermo a 60 il numero di casi totali a San Marino: dato stabile visti gli 0 contagi registrati nell'ultima giornata di riferimento e gli 0 guariti. Scende il numero di ricoverati in terapia intensiva, ma cresce nei reparti. (San Marino Rtv)

Se la FDA lo approverà, il vaccino per i bambini 5-11 anni sarà somministrato ai bambini americani già da fine ottobre (La Pressa)

Abbiamo scelto la strategia della convivenza con il virus che continua a circolare soprattutto tra chi non è vaccinato In diretta radio Salmaso ha infine fatto un quadro della situazione generale sul Covid-19 in Italia sottolineando poi che “non siamo fuori dall’epidemia. (Virgilio Notizie)

Su Facebook ha annunciato “con grande orgoglio” che allo studio ha partecipato “anche mio figlio Nicholas di quasi 11 anni”. Un annuncio che la Società italiana di pediatria (Sip) apprende con “soddisfazione”, pur invitando però alla cautela perché “tale valutazione va confermata dalle agenzie regolatorie preposte a valutare la validità della sperimentazione fatta”. (Il Fatto Quotidiano)