La Commissione UE abbassa le previsioni di crescita per l'economia UE, riviste al rialzo le stime per l'Italia

La Commissione UE abbassa le previsioni di crescita per l'economia UE, riviste al rialzo le stime per l'Italia
EURACTIV Italia ECONOMIA

La Commissione UE ha abbassato le previsioni di crescita per l’economia europea con una crescita del prodotto interno lordo che si attesterà per l’anno in corso allo 0,8% nell’Eurozona e dello 0,9% nel resto dell’UE, in calo rispetto all’1,2% e all’1,3% rispettivamente delle previsioni autunnali. Nel 2025 il PIL accelererà fino all’1,6% nell’UE e all’1,4% nella zona euro. Secondo le previsioni di primavera presentate mercoledì (15 maggio), la Commissione prevede che a livello dell’UE l’inflazione IPCA (l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Unione europea) passerà dal 6,4% del 2023 al 2,7% nel 2024, per poi raggiungere il 2,2% nel 2025. (EURACTIV Italia)

Su altre fonti

A confermare una ripartenza più forte per quei Paesi che per anni sono stati considerati i malati d’Europa, quelli che con il loro debito avrebbero potuto affossare l’euro, sono le ultime previsioni della Commissione europea. (Corriere della Sera)

La crescita economica italiana, secondo le previsioni economiche di primavera, dovrebbe accelerare all'1,1% nel 2025. Quanto all'inflazione, in Italia è vista all'1,6% quest'anno e all'1,9% nel 2025. (Adnkronos)

La Commissione Ue rivede al rialzo le stime di crescita 16 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Pil: Italia in cima alla classifica Ue con Spagna, Grecia e Portogallo

La Commissione europea rivede al rialzo le attese sulla crescita dell'economia in Italia quest'anno prevedendo un Pil in crescita dello 0,9% (era +0,7% nelle precedenti previsioni). (Sky Tg24 )

Il Belpaese crescerà più di Germania e Francia Pubblicità (ilSud24.it)

Come documentano i dati diffusi dalla Commissione europea nelle sue previsioni economiche di primavera, a trainare la crescita del Vecchio Continente non è più quella che veniva definita la locomotiva d’Europa, la Germania, ma il gruppo di Paesi ritenuti nella vulgata comune come i meno virtuosi, sia dal punto di vista della crescita che della tenuta dei conti pubblici. (LaChirico.it)