Vaccini, Breton: Nessun ostracismo su Sputnik ma Russia lavori con Ema

LaPresse ECONOMIA

(LaPresse) – Su Sputnik “non abbiamo nessun ostracismo.

Abbiamo ora 4 vaccini che funzionano e ne stiamo per avere 5 ma dipendiamo da Ema e se vogliamo lavorare con i farmaci in Europa dobbiamo lavorare con Ema.

Così Thierry Breton, commissario Ue per il mercato interno a SkyTg24

Abbiamo fiducia negli scienziati russi, ma non dobbiamo fare nulla di particolare, né di più breve o di più lungo: quando arriverà risposta di Ema inizieremo a produrre il loro vaccino”. (LaPresse)

Su altre testate

Se le indiscrezioni venissero confermate, ci troveremmo dunque con due vaccini disponibili per la fascia di età 60-79 anni e altri due, il Pfizer e il Moderna, per over 80, ultravulnerabili e under 60. (Genova24.it)

La differenza sostanziale tra i due farmaci, però, è nella somministrazione: se AstraZeneca necessita di due iniezioni (a distanza di massimo 12 settimane) per essere efficace, Johnson & Johnson, invece è un vaccino monodose. (IVG.it)

Ieri il commissario per il mercato interno europeo Thierry Breton ha annunciato che arriveranno in Italia 54 milioni di dosi entro luglio: «sei milioni in più del previsto». Vediamo allora che per esempio in Abruzzo AstraZeneca è «al palo» al 57 per cento delle dosi utilizzate contro il 95 di Pfizer. (il Giornale)

Sul vaccino Johnson & Johnson, in Italia la speranza dell'Aifa è che il via libera da parte dell'Ema arrivi "già domani sera". L'anticorpo monoclonale che dovrebbe essere approvato anche in Italia è Vir-7831 (Gsk e Vir Biotechnology). (Adnkronos)

È simile ad Astrazeneca (piattaforma del vettore adenovirale) e le trombosi colpiscono soprattutto donne giovani. Lo sta facendo anche AstraZeneca, ma il suo prodotto potrebbe non essere utilizzato nella Ue (ilGiornale.it)