Evergrande, il rischio default spaventa: titolo a -20% in Borsa

Calcio e Finanza ECONOMIA

Anche il Partito comunista si è mobilitato, promettendo «operazioni economiche in un raggio ragionevole nel 2022»

La compagnia ha reso noto venerdì di voler lavorare attivamente coi creditori offshore su un piano di ristrutturazione, aggiungendo che non vi era alcuna garanzia sui fondi sufficienti per far fronte ai suoi obblighi.

Evergrande spaventa con il rischio default nel giorno in cui la Banca centrale cinese ha varato il secondo taglio dell’anno da 50 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria degli istituti di credito per sostenere la crescita e il Partito comunista è sceso in campo promettendo per il 2022 liquidità adeguata e sostegno al settore immobiliare. (Calcio e Finanza)

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Le azioni della società, schiacciata da debiti per 300 miliardi di dollari, hanno perso nell’ultima seduta il 19%. Il gruppo ha lasciato intendere di non disporre delle risorse per far fronte ad una scadenza debitoria di 82 milioni di dollari (72 milioni di euro) chiedendo quindi un supporto del governo. (Il Fatto Quotidiano)

I timori di un crack hanno di nuovo scatenato le vendite in Borsa: il titolo Evergrande ha chiuso le contrattazioni in calo del 19,56 per cento. L’insolvenza, ha spiegato la compagnia in un file di Borsa, è dovuta a «problemi di liquidità derivanti dall’impatto negativo di una serie di fattori tra cui l’ambiente macroeconomico e il settore immobiliare». (Il Sole 24 ORE)