Benessere equo e sostenibile: chi più studia, meno esposto al disagio economico

Romasette.it INTERNO

Arrivano nel complesso segnali positivi dal Rapporto dell’Istat sul Benessere equo e sostenibile (Bes), ma se si entra nel dettaglio dei singoli indicatori (in totale 152, per oltre la metà aggiornati al 2023) emergono lacune anche gravi e disuguaglianze pesanti tra i territori e in rapporto all’Europa. Rispetto al 2022, poco più della metà degli indicatori per cui è possibile un confronto registra un miglioramento, il 17,8% risulta stabile e il 28,7% mostra il segno negativo. (Romasette.it)

Ne parlano anche altri media

La povertà assoluta è in costante aumento: con il Reddito di cittadinanza era scesa, ma i nuovi strumenti escludono la metà dei richiedenti. (LA NOTIZIA)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Benessere Italia, luci e ombre. L’Istat scatta la fotografia al paese. Cresce il reddito delle famiglie ma non si riduce il rischio povertà mentre 4 milioni e mezzo di italiani non riescono a curarsi. (TV2000)

Secondo l’Istat, l’incidenza della povertà assoluta è in crescita dal 2019 al 2023, nonostante un incremento del reddito medio delle famiglie 🔊 Ascolta articolo (LiberoReporter)

Al 31 dicembre scorso la speranza di vita, nel nostro Paese, “è pari a 83,1 anni, in aumento rispetto al 2022 (82,3)”, un dato con cui si “recupera quasi del tutto il livello del 2019 (83,2 anni)”: in particolare, “gli uomini con 81,1 anni di vita media attesa tornano allo stesso livello del 2019, mentre per le donne (85,2 anni) mancano ancora 0,2 anni (85,4 nel 2019)”. (il Fatto Nisseno)

Nel 2023 “prosegue l’aumento del numero di occupati tra i 20 e i 64 anni (+404.000 unità, +1,8% rispetto al 2022), sebbene con un lieve rallentamento rispetto all’anno precedente” ed il tasso di occupazione “raggiunge il 66,3% (+1,5 punti percentuali rispetto al 2022), superando di 2,7 punti percentuali quello del 2019”. (Esperia Tv)

Il sistema ha anche, e da tempo, una carenza di personale infermieristico, con una dotazione pari a 6,8 per mille abitanti nel 2022. Nel 2023 inoltre si registra un peggioramento dell'indicatore sulla fiducia nel personale sanitario negli ultimi 3 anni: il 20,1% dei cittadini ha assegnato un voto da 0 a 5 ai medici e il 21,3% all'altro personale sanitario; le percentuali sono massime nel Mezzogiorno (rispettivamente 24,2% 26,6%). (Tiscali Notizie)