«Ripley», il giallo della Stazione di Napoli: tutte le incongruenze della serie Netflix

Da grande ammiratore di Patricia Highsmith e in particolare del suo libro più noto, Il talento di Mr. Ripley, non ho potuto fare a meno di iniziare almeno a guardare Ripley, una miniserie tratta dal libro, uscita il 4 aprile su Netflix. Di adattamenti ne esistevano in realtà già due, quello più conosciuto, del 1999, di Anthony Minghella con Matt Damon che interpreta Ripley e Jude Law e Gwyneth Paltrow come co-protagonisti, e uno francese del 1960 (il libro è del 1955), diretto da René Clement, in cui Ripley è interpretato da Alain Delon, arrivato in Italia col titolo Delitto in pieno sole. (Corriere)

Su altre fonti

La miniserie del premio Oscar Steven Zaillian segue Andrew Scott nei panni del truffatore Tom Ripley. Ci sentiamo in dovere di spezzare una lancia in favore di Ripley perché temiamo che se ne stia parlando troppo poco. (ComingSoon.it)

Debutta oggi su Netflix la serie di Steven Zaillian con protagonisti Andrew Scott e Dakota Fanning, basata sul romanzo di Patricia Highsmith «Il talento di Mr. Ripley». (Corriere della Sera)

Il giornalista sottolinea il fascino duraturo della Costiera Amalfitana e il suo richiamo per celebrità e turisti internazionali, evidenziando la possibilità che la serie Netflix possa aumentare ulteriormente l’interesse per la regione. (Positanonews)

Atrani il piccolo comune costiero di circa 800 abitanti, sarebbe la prossima meta di uno tsunami di turismo di massa, cin aumento esponenziale a causa della pubblicità della serie, che vede protagonista il paesino con immagini davvero accattivanti. (Positanonews)

Però, poi, alcuni corti circuiti sono inevitabili. Hanno la loro verità, artistica appunto, che si fonda su paradigmi diversi o, nei casi migliori, sulle emozioni. (Corriere)

Ma, in vista dell’alta stagione turistica, per la Costiera amalfitana, è arrivato già il primo allarme sul fronte dell’overtourism, il sovraffollamento turistico A lanciarlo è stato uno dei quotidiani più diffusi del Regno Unito: il Daily Mail. (Corriere)