Trump in aula a New York. L'amico editore: «Il mio tabloid era al suo servizio»

Corriere della Sera ESTERI

Il protagonista del sesto giorno del processo che vede Donald Trump alla sbarra, accusato di aver messo a punto un piano per nascondere una relazione sessuale con la pornostar Stormy Daniels che lo avrebbe potuto danneggiare nel 2016, è ancora David Pecker. Soprannominato il «re dei tabloid», editore del National Enquirer e amico del tycoon dagli anni Novanta, Pecker ha ripreso da dove aveva lasciato lunedì. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Kennedy jr come terzo incomodo, senza speranza di vincere, ma con il concreto effetto di nuocere più a Biden che a Trump (che lui giudica meno nocivo per la democrazia). Usa 2024 – Mancano sette mesi all’Election Day di Usa 2024 del 5 novembre e tutto pare già deciso. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Per ora va male per l’imputato: il primo testimone, David Pecker, editore del giornale tabloid National Enquirer, ha raccontato nel dettaglio come si è mosso d’accordo con Trump per bloccare la pubblicazione sulla stampa di storie di relazioni sessuali, proprio quello che afferma l’accusa. (Il Giornale d'Italia)

Usa 2024 190 – Serata di facezie, per Joe Biden, ieri sera, all’Hotel Hilton di Washington, dove c’era l’annuale cena dei corrispondenti dalla Casa Bianca. Il presidente ne è spesso ospite e la tradizione vuole che metta i panni del ‘comedian-in-chief’, cioè del comico che si fa zimbello di se stesso. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Riceviamo e pubblichiamo Una lista che conferma l’impegno del PD nel rinnovamento interno e nell’apertura alla società civile. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Usa 2024 189 – Si apre a New York la terza settimana del processo a Donald Trump che comprò in nero il silenzio di una pornostar su una loro relazione, per evitare una pubblicità negativa in campagna elettorale. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Usa 2024 191 – Il presidente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump potrebbero sfidarsi in un dibattito televisivo senza attendere i canonici tre dibattiti tra settembre e ottobre: un’apertura in tal senso è ora venuta da Biden, dopo che le maggiori reti televisive statunitensi e la Ap avevano scritto ai due candidati ‘in pectore’ dei due maggiori partiti, il democratico e il repubblicano, sollecitandoli a un dibattito. (Giampiero Gramaglia – Gp News)