AstraZeneca, Aifa: Al momento non ci sono dati su rischi dopo seconda dose

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LaPresse ECONOMIA

Tali eventi sono stati osservati per lo più entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino.

È quanto si legge nel parere del Cts dell’Aifa, allegato alla circolare del ministero della Salute su AstraZeneca

Al momento non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose in quanto al momento essa è stata somministrata solo ad un numero limitato di soggetti”.

(LaPresse) – “La maggior parte dei casi è stata segnalata in soggetti di età inferiore ai 60 anni e prevalentemente nelle donne. (LaPresse)

Ne parlano anche altre fonti

Lo ha detto la direttrice dell’Ema, Emer Cooke, ribadendo che «gli effetti collaterali» causati dai vaccini «sono molto rari» L’Ema su AstraZeneca: «Effetti collaterali molto rari, i benefici superano i rischi» L’Agenzia europea per i medicinali: «Non è stato mostrato un nesso con l’età» tra gli eventi rari di trombosi ed il vaccino. (L'Eco di Bergamo)

Vaccino Astrazeneca, cosa ha detto Franco Locatelli. “Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose. La maggior parte di questi eventi si è avuto dopo i primi 14 giorni di somministrazione e la si è osservata solo dopo la prima somministrazione (L'Occhio)

Come spiegato da Locatelli: «Rari casi di trombosi si sono verificati nei 14 giorni successivi alla prima dose e in linea con i paesi europei è stato scelto l'utilizzo preferenziale del vaccino Astrazeneca per la popolazione sopra i 60 anni di età» L'uso del vaccino AstraZeneca è raccomandato in via preferenziale alle persone con più di 60 anni. (VeneziaToday)

L’Italia potrebbe andare verso una raccomandazione per gli over 60 del vaccino AstraZeneca. Questa al momento l’ipotesi più plausibile dopo le valutazioni pomeridiane dell’Ema, ma sarà cruciale la conferenza stampa delle 21 che vedrà intervenire il Presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, il Direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini e il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza. (Money.it)

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