Niente rinnovo del passaporto: così l'Ucraina cerca i suoi uomini all'estero

Corriere del Ticino ESTERI

Per gli ucraini in età di leva che vivono all’estero lo spettro della guerra si fa sempre più concreto. Le autorità di Kiev hanno infatti approvato, lo scorso 23 aprile, una legge che vieta il rinnovo del passaporto e limita altri servizi consolari agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni che risiedono fuori dai confini. La misura arriva poche settimane prima delle nuove norme fissate per rendere più stringenti le procedure di mobilitazione nel Paese, con le quali si mira ad arruolare ulteriori 500 mila persone nelle forze armate. (Corriere del Ticino)

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Il presidente, Volodymyr Zelensky, ha così da poco firmato una nuova legge sulla mobilitazione - che rende l'intero procedimento "più efficace e trasparente" - e nel contempo annuncia una stretta sui maschi adulti residenti all'estero. (Adnkronos)

Polonia e Lituania sono pronte ad aiutare l’Ucraina nel rimpatrio dei cittadini soggetti alla coscrizione militare. In un clima di crescente tensione, i ministri della Difesa di Lituania e Polonia, dopo che Kiev questa settimana ha annunciato la sospensione dei servizi consolari per i cittadini che si trovano all’estero, giovedì hanno dichiarato la propria intenzione ad assistere Zelensky. (Il Fatto Quotidiano)

BERLINO – La pressione sugli ucraini fuggiti all’estero sta salendo alle stelle: Kiev vuole costringerli a tornare in patria a combattere. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Dimitri Kuleba aveva già annunciato che avrebbe sospeso i servizi consolari per i concittadini rifugiati in altri Paesi “per ripristinare un comportamento giusto” verso il reclutamento. (la Repubblica)

La guerra in Ucraina sta prendendo una brutta piega e a testimoniarlo ci sarebbero i numeri crescenti degli uomini in età militare, ovvero dai 18 ai 60, che le provano tutte pur di non farsi trovare e essere spediti al fronte. (ByoBlu)

Questo mese il parlamento ucraino ha approvato con larga maggioranza la nuova legge sulla mobilitazione generale (una riforma molto attesa e indispensabile per ridare slancio alle truppe dell’esercito impegnate al fronte) dopo un lungo iter che ha visto più di 4.000 emendamenti. (La Svolta)

"Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare" Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. (Il Messaggero Veneto)