Roma, al corteo pro-Palestina insulti a Liliana Segre: «Usurpa il termine genocidio, cieca sul massacro a Gaza» - Il video

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Nuova giornata di mobilitazioni in tutta Italia in solidarietà alla Palestina e contro il «genocidio» a Gaza, come s’ostinano a definirlo studenti e attivisti anti-Israele. Nel fervore dei cortei, a Roma finisce nel tritacarne delle critiche pure la senatrice a vita Liliana Segre: proprio per le mancate prese di posizione – a detta dei leader della piazza – contro lo Stato ebraico. «Abbiamo ulteriore prova dell’immortale vittimismo da parte della nostra cara senatrice a vita, e anche dopo vita, Liliana Segre», ha urlato nel megafono uno degli attivisti alla guida del corteo di Roma. (Open)

La notizia riportata su altri media

Al centro della manifestazione la forte richiesta di un cessate il fuoco a Gaza, ma anche la volontà di stigmatizzare quanto avvenuto nei giorni scorsi a Pisa: l'obiettivo era "attirare l'attenzione su quanto sta succedendo nei territori occupati di Palestina e per denunciare e condannare allo stesso tempo l'uso violento della forza da parte dei tutori dell'ordine pubblico nei contesti di manifestazione". (IVG.it)

Il corteo “Rimini con Gaza” si è svolto nel centro storico Il corteo “Rimini con Gaza” si è svolto nel centro storico, criticando il governo di centrodestra e l’amministrazione locale per la loro tardiva richiesta di cessare il fuoco, che è arrivata cinque mesi dopo l’attacco israeliano a Gaza e i 30.000 morti. (AltaRimini)

"Avrei approvato - spiega - solo se fosse stata contro il genocidio. A che titolo erano in piazza Troncheri il segretariato del PD di Albenga con alcuni membri dell’amministrazione comunale alla manifestazione contro i manganelli? Ancora una volta non si è capito che manifestare contro i manganelli vuol dire essere contro le forze dell’ordine che ogni giorno rischiano la vita con stipendi miseri per tutelare la nostra sicurezza". (IVG.it)

La foto del presidente israeliano Benjamin Netanyahu e della premier Giorgia Meloni che si stringono le mani, sporche di sangue, insieme alla scritta «Stop genocidio» apre, ancora una volta, il corteo pro Palestina partito oggi alle 16 (con circa un'ora di ritardo) dal Circo Massimo. (Corriere Roma)

Nel silenzio ipocrita dell’Occidente, che da una parte finge di protestare, ma poi impedisce qualsiasi delibera dell’Onu finalizzata a sanzionare la politica criminale di Israele. Anche gli appelli del Papa rimangono inascoltati, lasciando morire di fame bambini e anziani. (Rieti Life)

È tornata in piazza, una settimana dopo il grande corteo dell'8 marzo del movimento 'Non una di meno', la protesta dei movimenti filo-palestinesi contro la reazione di Israele all'aggressione di Hamas del 7 ottobre. (Repubblica Roma)