Armi alla Colombia, perquisizioni della Digos di Napoli ai due broker che incontrarono Massimo D’Alema:…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Su delega del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, giovedì la Digos partenopea ha eseguito perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni dei due indagati, acquisendo documenti e supporti informatici che ora verranno analizzati dagli investigatori.

Proseguono le indagini della Procura di Napoli sulla caso della presunta intermediazione per la vendita (poi sfumata) alla Colombia di navi, sommergibili e aerei militari prodotti da Fincantieri e Leonardo, che ha coinvolto l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema (non indagato). (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

APPROFONDIMENTI L'INCHIESTA Sommergibili e aerei da guerra per la Colombia: perquisizioni nel. I due sono stati sottoposti a perquisizioni e tuttavia non risultano essere indagati». (quotidianodipuglia.it)

La resistenza: «Sui soldati di Azovstal ci fidiamo dei nemici». Il Vaticano rilancia i negoziati.Adesso lo zar sfodera le armi laser. (La Verità)

Sarebbe stato lui a creare il contatto con D'Alema. Mazzotta poi sarebbe stato vicinissimo all'ex premier anche nella gestione della trattativa (ilGiornale.it)

Per quella commessa da quattro miliardi di euro che avrebbe garantito una provvigione di 80 milioni di euro. Raffica di perquisizioni nel Salento nell’inchiesta che contesta l’accreditamento fraudolento di due persone nella vendita alla Colombia di due sommergibili e alcuni aerei da guerra. (quotidianodipuglia.it)

Dopo i numerosi servizi di Striscia, parte l’inchiesta avviata dalla Procura di Napoli sulle attività illecite di Emanuele Caruso e Francesco Amato, i due broker pugliesi che avrebbero giocato un ruolo centrale nella trattativa per la vendita al governo colombiano di aerei militari, armi e sommergibili che vedeva coinvolti anche Fincantieri e Leonardo: un affare da 4 miliardi per le due aziende a partecipazione statale, con 80 milioni di euro di possibili provvigioni per i mediatori, tra cui spiccava – pare - il nome anche di Massimo D’Alema. (Striscia la notizia)

Alla famiglia Mazzotta e a tutti gli amici di Forza Italia della Puglia vorrei esprimere la mia solidarietà per il volgare attacco cui sono stati sottoposti da Il Giornale I due sono stati sottoposti a perquisizioni e tuttavia non risultano essere indagati». (La Gazzetta del Mezzogiorno)