Proteste pro-Gaza in campus Usa: per Lapid è "antisemitismo"

LAPRESSE ESTERI

Il leader dell'opposizione israeliana: "L'amministrazione Biden non può stare a guardare, deve intervenire" Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, chiede all’amministrazione americana di Joe Biden di intervenire contro le proteste pro-Gaza che, da Harvard a Yale fino alla Columbia, stanno attraversando i campus universitari Usa con centinaia di arresti da parte della polizia. “Quello che sta accadendo nei campus universitari americani è imperdonabile. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A causa dell’entità del fenomeno, caratterizzato da repressione e arresti, lunedì 22 aprile la Columbia University di New York ha reso noto che sta cancellando le lezioni in presenza per passare alla didattica a distanza al fine di «attenuare il rancore e dare a tutti noi la possibilità di considerare i prossimi passi». (L'INDIPENDENTE)

Noi del gruppo Jewish Voice for Peace (“Ebrei per la pace”) siamo qui per dire: non ci può essere libertà se non siamo tutti liberi”. “Le nostre università investono nei più grossi produttori di armi e stanno attivamente facendo profitti con le bombe scaricate sulle donne e i bambini di Gaza. (Il Fatto Quotidiano)

«Durante gli scontri di Valle Giulia nel 1968 Pasolini – ricorda Rampini – assunse una posizione anticonformista. Si schierò dalla parte dei poliziotti figli di proletari contro gli studenti borghesi figli di papà». (Corriere TV)

In un briefing con i giornalisti, ieri sera, il vicecapo della comunicazione della Columbia Ben Chang ha ribadito la preoccupazione dell’amministrazione («Sicurezza non è solo assenza di violenza, la protesta viola le regole») e il timore di persone esterne all’ateneo anche se quest’ultimo è ora chiuso a chi non ha un badge. (Corriere della Sera)

Questo, dopo che molti studenti di fede ebraica hanno denunciato episodi di antisemitismo e altri hanno espresso preoccupazione per il clima di violenza che si respira nel campus. La newyorchese Columbia University, capofila delle proteste, ha annunciato che per il resto del semestre gli studenti potranno seguire le lezioni online, invece che in presenza. (Il Dubbio)

Sta crescendo la tensione nei college americani a causa delle virulente proteste pro Palestina che si sono verificate in questi giorni. In particolare, proprio alla New York University alcune centinaia di dimostranti si erano accampati, lasciandosi andare a “cori intimidatori e a diversi episodi antisemiti”: una situazione che, nella serata di ieri, ha portato la polizia a intervenire. (Panorama)