Emergenza Coronavirus. Chanel Italia: “Lavoratori a casa con stipendio pieno per tutto aprile”

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Inizia così la nota pubblicata dalla sezione italiana della maison di moda spiegando che “questa decisione mira a non gravare sui conti pubblici, in modo che lo Stato italiano possa dare priorità agli aiuti rivolti alle aziende più vulnerabili e possa concentrare le proprie risorse sul sistema sanitario, sul personale infermieristico e sulle organizzazioni di soccorso.

Nello spirito di uno sforzo reciproco per prepararsi alla fine della crisi e per mantenere i salari, pienamente supportati da queste società durante questo periodo, è stato domandato ai collaboratori di partecipare a questa iniziativa di solidarietà". (TUTTO mercato WEB)

Ne parlano anche altre fonti

La casa di moda ha anche stanziato delle donazioni pari complessivamente a 1,3 milioni di euro che saranno indirizzate alla Protezione Civile Italiana, all’Ospedale Sacco di Milano e all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. (DireDonna)

Questo significa che fino alla fine di aprile le realtà italiane che fanno capo alla griffe (Roveda, Gensi, Samanta, Global Dc Chanel Coordination Srl Vittuone e Chanel Coordination Srl Osmannoro) si impegnano a mantenere il 100% del salario dei loro 750 lavoratori. (fashionmagazine.it)

“Nello spirito di uno sforzo reciproco”, si legge, “per prepararsi alla fine della crisi e per mantenere i salari, è stato richiesto ai collaboratori di partecipare all’iniziativa di solidarietà utilizzando alcuni giorni di ferie”. (FashionNetwork.com CH)

Nello spirito di uno sforzo reciproco per prepararsi alla fine della crisi e per mantenere i salari, pienamente supportati da queste società durante questo periodo, è stato domandato ai collaboratori di partecipare a questa iniziativa di solidarietà". (la Repubblica)

Il tuo browser non può riprodurre il video. Coronavirus, i Cobas plaudono a Chanel: “Scelta etica”. La decisione di Chanel di non ricorrere alla cassa integrazione per i propri dipendenti è stata accolta con soddisfazione dal sindacato dei Cobas che ha parlato di “scelta etica”. (RomaToday)

Vetrine e porte ben serrate: una delle boutique Chanel in Francia, attualmente (tutte) chiuse a causa dell’emergenza coronavirus. Chesnot Getty Images. (elle.com)