Caso Bibbiano, la Cassazione conferma l'assoluzione per Foti

La Pressa INTERNO

La Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi del Procuratore generale di Bologna e dell'imputato, con conseguente irrevocabilità della sentenza di assoluzione di quest'ultimo dai reati di abuso d'ufficio, per non avere commesso il fatto, e di lesioni gravi (l'ipotesi era di lesioni psicologiche ai minorenni) perché il fatto non sussiste. Foti aveva scelto l'abbreviato. Nel frattempo, al tribunale di Reggio Emilia, è in corso il processo con rito ordinario che vede alla sbarra 17 imputati, tra i quali il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti. (La Pressa)

Ne parlano anche altre fonti

"Leggere le dichiarazioni dei deputati Pd Malavasi e Rossi che attaccano la destra dopo l’assoluzione di Foti, fa quasi sorridere. Sono costretto a ribadire per l’ennesima volta che, rispetto all’inchiesta ‘Angeli e Demoni’, la posizione di Fratelli d’Italia è sempre stata garantista e non cambierà in seguito alla sentenza della Cassazione (il Resto del Carlino)

Ma rende anche molto meno fondato lo scandalo politico montato l'indomani degli arresti e che scatenò un fuoco concentrico sul Pd da parte di M5S, Lega e FdI. (Corriere della Sera)

Lo psicoterapeuta Claudio Foti, al centro del "caso Bibbiano", ha raccontato gli attimi dopo l'assoluzione e la conferma della sentenza arrivata anche dalla Corte di Cassazione. (Fanpage.it)

Bibbiano tra giustizia, gogna mediatica e politica. Ieri c'è stata l'assoluzione di Claudio Foti, che era stato coinvolto nella vicenda degli affidi illeciti nella Val d'Enza reggiana. Paola Pessina (Fondazione Nord Milano): «È vietato strumentalizzare casi così delicati. (Diocesi di MIlano)

Cinque anni dopo cosa resta di Bibbiano? L’assoluzione in via definitiva dello psicoterapeuta Claudio Foti, il principale imputato dell’inchiesta “Angeli e demoni”, ci obbliga a riconsiderare questa vicenda in una luce diversa. (Avvenire)

Diciassette persone sono tuttora a processo in primo grado sul caso dei falsi affidi ai comuni della Val d’Enza. La scorsa settimana è stato assolto anche in Cassazione dal reato di abuso d’ufficio e lesioni gravi. (Open)