La Germania approva piano vincolante per rinunciare al carbone entro il 2038: "Applicato da subito"

Rai News ESTERI

I soldi dovrebbero cominciare a essere stanziati una volta che il Parlamento avrà approvato la legislazione che fissi le date e le condizioni dell'uscita della Germania dal carbone.Un anno fa un panel nominato dal governo aveva raccomandato che la Germania smettesse al più tardi entro il 2038 di bruciare carbone per generare elettricità, nell'ambito di sforzi per tagliare il cambiamento climatico.Gli sforzi per tradurre questo in politiche concrete, tuttavia, sono rimasti in stallo negli ultimi mesi dal momento che diverse aree, in particolare nell'est del Paese, dipendono in modo molto forte dalla lignite, un carbone fossile. (Rai News)

Ne parlano anche altre fonti

PRIME CHIUSURE AD OVEST, POI TOCCHERÀ AD EST. E proprio dal Nord Reno-Vestfalia partirà il treno delle dismissioni. L’approfondimento di Pierluigi Mennitti da Berlino. La Germania ha finalmente fissato la road map per l’uscita dal carbone. (Startmag Web magazine)

Il governo, le imprese del carbone e i principali Länder coinvolti nell’attività mineraria hanno raggiunto un accordo in serata sulla progressiva chiusura delle centrali a carbone che prevede aiuti per 40 miliardi. (Corriere del Ticino)

Enjoy the videos and music you love, upload original content, and share it all with friends, family, and the world on YouTube. (TG2000)

Rispetto alla decisione presa l’anno scorso, si innesta la marcia veloce: nel corso di consultazioni notturne, la cancelliera Angela Merkel e i governatori delle regioni più direttamente interessate hanno concordato di anticipare di tre anni, al 2035. (Meteo Web)

Il 25% circa della generazione di elettricità da fonti rinnovabili è arrivata dall’eolico, con una capacità di 127 TWh. Tra le fonti rinnovabili, comunque, la Germania mette anche le centrali nucleari e le biomasse. (Key4biz)

Inoltre, spiega la stessa nota, gli operatori delle centrali a carbone riceveranno in totale 4,35 miliardi di euro nei prossimi 15 anni a titolo di compensazioni economiche per la chiusura anticipata dei loro impianti. (Qualenergia.it)