"Bella Ciao una provocazione", la redazione della TgR chiede scusa: "Episodio Grave"

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La Repubblica INTERNO

La redazione della Tgr Emilia Romagna "si scusa per il grave episodio e prende le distanze dai contenuti del servizio stesso, che non corrispondono alla storia e ai principi che hanno sempre guidato il lavoro dei giornalisti del servizio pubblico

Il servizio del Tg regionale che ha definito "una provocazione" l'aver trasmesso "Bella Ciao" contro la piazza di estrema destra, sabato a Bologna, e ha lodato i militanti della "Lega dei Patrioti" per non aver reagito ha indignato gli stessi giornalisti della testata giornalistica regionale (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Senza dimenticare di elogiare come bravi a non reagire i “Patrioti”. Se non bastasse lo scontro incandescente tra Rai e Fedez per il tentativo di censura nei confronti dell’artista, alla giornata nera del servizio pubblico si aggiungono le tante critiche sui social per il servizio del Tg3 regionale dell’Emilia-Romagna delle 19 e 30 dell’1 maggio. (Il Fatto Quotidiano)

Sul caso interviene anche l'Esecutivo dell'Usigrai: "Bella ciao non è mai una "provocazione". "Un servizio del TGR Emilia Romagna di ieri ha definito come una 'provocazione' la musica di 'Bella Ciao' che usciva da una finestra a Bologna durante un raduno dell'estrema destra. (il Resto del Carlino)

Succede però che da uno dei palazzi cominci a risuonare la canzone “Bella Ciao”. Il servizio del Tg Rai che definisce “Bella ciao” una provocazione ed elogia i fascisti che non hanno reagito. (LA NOTIZIA)

La Rai dell’Emilia-Romagna non è nuova a queste polemiche: nel 2019, un servizio che dava voce ai nostalgici di Predappio costo il posto al caporedattore. I fatti: è il Primo Maggio, la redazione del telegiornale Rai dell’Emilia Romagna prepara un servizio sulla manifestazione di estrema destra organizzata a Bologna dalla “Rete dei Patrioti”. (Corriere della Sera)