Dramma a Bolzano, è morto il bimbo di 4 anni caduto in piscina e rimasto sott'acqua diversi minuti

il Dolomiti SALUTE

Il piccolo si trovava in terapia intensiva all'ospedale San Bortolo di Vicenza.

Il piccolo si trovava in una vasca che in parte era stata chiusa al pubblico per le norme anti-covid19.

Dramma a Bolzano, è morto il bimbo di 4 anni caduto in piscina e rimasto sott'acqua diversi minuti. Sull'incidente è stata aperta una indagine.

Dramma a Bolzano, nelle scorse ore è purtroppo morto il bimbo di soli 4 anni che lunedì scorso era stato portato in ospedale in gravissime condizioni dopo essere rimasto per diversi minuti sott'acqua in un lido cittadino. (il Dolomiti)

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Il piccolo era ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica di Vicenza, dove le sue condizioni erano definite fino a ieri stabili ma gravi. La vasca in parte era stata chiusa al pubblico per le norme anticontagio imposte dall'emergenza sanitaria e sul fatto è già stata avviata un'inchiesta dalla Procura di Bolzano (Alto Adige)

«Io - dice l'assessora Lorenzini - sarei stata per una soluzione più drastica, però va bene anche così. E' la decisone assunta al termine di una riunione ristretta con il sindaco Renzo Caramaschi, l'assessora Maria Laura Lorenzini e l'ingegner Ivan Moroder. (Alto Adige)

Pubblicità Pubblicità. Le ultime ore, fin dalla giornata di ieri, dovevano essere quelle decisive: si temevano infatti le drammatiche conseguenze di danni neurologici derivanti dalla prolungata privazione dell’ossigeno (Lido di Bolzano: stabile ma ancora grave il bimbo che ha rischiato di annegare). (La Voce di Bolzano)

Il piccolo era ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica di Vicenza, dove le sue condizioni erano definite fino a ieri stabili ma gravi. La vasca in parte era stata chiusa al pubblico per le norme anticontagio imposte dall'emergenza sanitaria e sul fatto è già stata avviata un'inchiesta dalla Procura di Bolzano (Trentino)

Per tutti noi è una grande tragedia e il pensiero dei compaesani va alla famiglia e ai due figli piccoli rimasti senza papà». Proprio come la moglie, Mirko aveva insegnato in alcune scuole e, da ultimo, aveva avuto il ruolo di insegnante di sostegno presso lo sportello per l’inclusione a Bolzano (Alto Adige)