Europee, Mantovano: “Temiamo ingerenze russe sul voto, vogliono favorire l’astensionismo”

Europee, Mantovano: “Temiamo ingerenze russe sul voto, vogliono favorire l’astensionismo”
Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria ESTERI

(Adnkronos) – La Russia potrebbe cercare di interferire nelle elezioni europee di giugno: “Non per favorire l’uno o l’altro, ma per far crescere l’astensionismo”. Ad affermarlo è il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano in un colloquio su ‘Il Messaggero’. “Lo hanno già fatto alle elezioni in Spagna”, spiega: “Anche in quel caso, non fu per favorire una parte politica – riprende il sottosegretario parlando delle interferenze russe – ma per far crescere l’astensione, delegittimare un sistema intero. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altri giornali

VITERBO – INTERVISTA AL DOTT. Marco Fabbri: “dopo lo scandalo del Quatar e del Marocco il Parlamento Europeo ha adottato dei provvedimenti urgenti di contrasto alle infiltrazioni, ma con scarsissimo effetto, e la sensibilità economica, tanto per usare un eufemismo, prevale e condiziona le posizioni ideologiche”. (L'Italiano – Quotidiano Nazionale Indipendente)

La presidenza ora sta conducendo ulteriori analisi tecniche. Il dispositivo integrato per la risposta politica alle crisi dell'Unione Europea - per proteggere il processo elettorale dalla disinformazione russa in vista del voto di giugno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

I conservatori di Ecr si sono schierati in gran parte a favore, tranne la delegazione italiana e parte degli spagnoli di Vox. Tra gli italiani si sono invece schierati a favore gli eurodeputati di Forza Italia, Terzo Polo, Pd e Verdi. (L'HuffPost)

Europee, Ue attiva task force contro interferenze straniere

– Non è un esercito, ma nell’Unione Europea il presidente russo, Vladimir Putin può contare su una cordata di partiti che, nella migliore ipotesi guardano al numero uno del Cremlino con simpatia, nella peggiore sono dei proxy che lavorano per far pesare sempre di più l’influenza russa nel Vecchio Continente e soprattutto nel club di Bruxelles. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo ha comunicato la presidenza Belga del Consiglio (LAPRESSE)

Su Fanpage Luca Pons scrive: «Si torna a parlare di possibile corruzione nel Parlamento europeo, ma questa volta all'attenzione degli inquirenti non c'è il Qatar o altri paesi del Medio Oriente: c'è la Russia di Putin, che avrebbe pagato alcuni parlamentari europei appartenenti a vari partiti passando tramite il sito d'informazione – ora bloccato – Voice of Europe. (Tempi.it)