Via al processo a Trump: per la prima volta, un ex presidente Usa rischia il carcere per reati comuni

Il Fatto Quotidiano ESTERI

E venne il giorno. No, non quello delle elezioni Usa: ne mancano ancora 200. E neppure quello – almeno speriamo – del Giudizio Universale. Ma quello in cui Donald Trump è comparso in un’aula di tribunale come imputato in un processo penale: non era mai successo finora, in quasi 250 anni, che un ex presidente degli Stati Uniti rischiasse di finire in prigione per reati comuni. Di qui a giugno, la campagna elettorale di Usa 2024 cambia ‘location’, cambia ritmo ed esplora il terreno ignoto d’un candidato imputato. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Donald Trump si assopisce durante il processo, attacca il giudice e il procedimento, ma trovare giurati imparziali a New York sembra difficile. (blue News | Svizzera italiana)

Donald Trump è arrivato in tribunale a New York nel secondo giorno dello storico processo penale in cui è accusato di aver falsificato documenti finanziari della sua organizzazione per usare fondi neri per comprare il silenzio dell'ex pornostar Stormy Daniels su una presunta relazione, attaccando il suo rivale alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden, che è partito per la campagna elettorale. (Tiscali Notizie)

Secondo un sondaggio dell'agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP), solo un terzo ritiene che Trump abbia commesso un atto illegale con i pagamenti all'attrice pornografica Stephanie A. (Corriere del Ticino)

NEW YORK – L’ex presidente e Donald Trump e la sua squadra si sono letteralmente trasferiti a New York. La città è blindata e davanti al tribunale sono presenti i giornalisti di tutto il mondo, decisamente più numerosi rispetto ai sostenitori del tycoon, che di fatto si sono visti solamente lo scorso lunedì in occasione della prima giornata del processo per poi abbandonarlo al suo destino. (Quotidiano di Sicilia)

Trump in tribunale incolpa Biden: "Dovrei esser in campagna elettorale" 16 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

I social media non perdonano e da 'Sleepy Joe', il soprannome coniato da Donald Trump per denigrare il suo avversario, a 'Sleepy Don' il passo è bravo. L'epiteto è diventato virale su X dopo che la giornalista del New York Times Maggie Haberman ha scritto che l'ex presidente 77enne "sembrava dormicchiare" durante la prima udienza del processo per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. (Il Messaggero Veneto)