Franco Carlini intervista il premio Nobel per l'economia Daniel Kahneman | 28-03-2024 | Radio3 Scienza | Rai Radio 3

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Franco Carlini intervista il premio Nobel per l'economia Daniel Kahneman Il premio Nobel per l'economia Daniel Kahneman, scomparso il 27 marzo 2024 all'età di 90 anni, era stato ospite negli studi di Radio3Scienza il 19 giugno del 2007. Riproponiamo l'intervista integrale che gli fece Franco Carlini. (raiplaysound.it)

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I temi trattati La scomparsa del famosissimo Daniel Kahneman, il 27 marzo 2024, ha lasciato un vuoto enorme. Partirà proprio da qui il nuovo appuntamento di Mercati Che Fare, con una diretta speciale in programma oggi alle 21.30, con il professor Massimiliano Marzo e l’economista Coleman Kendall che offriranno i loro spunti al riguardo ai microfoni del direttore di Wall Street Italia Leopoldo Gasbarro. (Wall Street Italia)

La storia di Daniel Kahneman sembra rappresentare tutto questo. La sua morte, sulla soglia dei 90 anni, ci ricorda molti dei suoi contributi. Da psicologo, è riuscito a cambiare la percezione di interi settori degli studi economici. (Proiezioni di Borsa)

È diventato un nome familiare a un pubblico più ampio dopo la pubblicazione di “Pensieri lenti e veloci”. Kahneman è stato insignito nel 2022 del Premio Nobel per l’Economia, insieme al suo collaboratore di lunga data Amos Tversky, “per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza”. (Moneyfarm)

Ho incontrato Daniel Kahneman due volte nella mia vita. Personaggio semplice, schivo, mai sopra le righe, sempre fedele a quei principi della finanza comportamentale che lui stesso ha postulato. (Wall Street Italia)

Riconoscimento che consacrava le sue ricerche come uno dei più importanti sviluppi nelle scienze sociali dell’ultimo mezzo secolo. Kahneman era riuscito nell’impresa di rallegrare la “triste scienza” trasformandola da mero esercizio matematico in autentica scienza comportamentale. (Il Sole 24 ORE)

Nel 2002 ha ricevuto il premio Nobel per l'economia, per aver sfatato il concetto di "homo economicus". Per aver dimostrato, cioè, che le persone non prendono decisioni solo seguendo i propri interessi personali, ma che invece agiscono anche senza seguire criteri logici, saltando velocemente a conclusioni sbagliate, e arrivando persino a pensare che eventi poco plausibili abbiano probabilità concrete di verificarsi. (RaiPlay Sound)