Addio All'illustre Linguista Luca Serianni

Terre Marsicane INTERNO

Fu professore di Storia della lingua italiana presso le Università di Siena, L’Aquila, Messina e La Sapienza, prima di andare in pensione nel 2017.

Fu direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”.

Si formò alla scuola di Arrigo Castellani, maestro del “purismo” della lingua italiana, sotto la cui guida si era laureato in Lettere nel 1970 a La Sapienza di Roma (Terre Marsicane)

La notizia riportata su altri giornali

Naturalmente, come aveva promesso, venne, anzi ritornò a Messina, dove era stato dal 1976/77 al 1979/80 giovane professore “incaricato”. Tornando al ricordo torinese, mi avvicinai a quell’autorevole trio e mentre salutavo i professori Sabatini e Coletti, mi presentai al professor Serianni. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Ed è proprio il X municipio a proporre di intitolargli un’area del territorio, per mantenere vivo il suo ricordo. Nato a Roma nel 1947, Serianni si è formato alla scuola di Arrigo Castellani, laureandosi in Lettere alla Sapienza (RomaToday)

Serianni, nato a Roma nel 1947, si è formato alla scuola di Arrigo Castellani, laureandosi in Lettere nel 1970 alla Sapienza "La Sapienza saluta Luca Serianni. (Repubblica Roma)

Luca Serianni dopo la tragedia che lo ha visto morire per i postumi di un incidente a Ostia, dove è stato travolto da una macchina, viene riproposto a Tv2000, in una lunga intervista integrale che aveva rilasciato a «Soul». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Mentre, infatti, le carenze e le disfunzioni dei reparti sono dilatate nel tempo, quelle del pronto soccorso sono amplificate, anche per il fatto che è costretto a fronteggiare situazioni che non dovrebbero arrivarvi”. (Quotidiano online)

Serianni è stato un maestro in questo nostro tempo spaesato che perso i maestri, ma ha bisogno di riscoprirli, come scrive Gustavo Zagrebelsky. La sua lezione di studioso si lega profondamente alla testimonianza di cristiano proprio nel valore della parola, parola degli uomini e delle donne, parole dei profeti, parola di Dio. (Avvenire)