Allarme per l’app Immuni: una finta mail fa scaricare un virus informatico

Una campagna di virus informatici investe l'Italia nelle ore in cui sta per essere resa disponibile l'app Immuni.

Si diffonde con una mail che invita a cliccare su un sito fasullo che imita quello del Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani.

Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni. (La Nuova Ferrara)

La notizia riportata su altri giornali

Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni. Il ransomware scaricabile dal sito fake è rinominato "IMMUNI. (Telenord)

Da questo pomeriggio, “Immuni” sarà disponibile da scaricare negli store e sperimentata da quattro regioni nella fase iniziale: Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia. (Yahoo Finanza)

Il nome del dominio scelto per clonare il sito dei Farmacisti - spiega Agid-Cert - è simile a quello reale, con la lettera «l» al posto della «i» (da fofi a fofl). Nel frattempo il malware provvede a cifrare i file presenti sul sistema Windows della vittima e a rinominarli assegnandol'estensione «. (Gazzetta del Sud)

Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni. A renderlo noto Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza. (Radio Colonna)

Non poteva mancare il tentativo di frode intorno all’app Immuni, scatta la finta email che tenta di scaricare un virus informatico ai danni di poveri e ignari internauti. Immuni, scatta la truffa. Parte oggi in via sperimentale il test per Immuni, l’app che ci dovrebbe aiutare nel tracciamento dei nostri contatti e potenziali futuri positivi. (InvestireOggi.it)

Il nome del dominio scelto per clonare il sito – spiega Agid-Cert nella comunicazione del 25 maggio – è simile a quello reale, con la lettera “l” al posto della “i” (da fofi a fofl). Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (un virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto) con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni. (Borderline24 - Il giornale di Bari)