La protesta dei bagnini: "Il governo è in ritardo, grave danno per noi"
Oltre 400 operatori balneari dell’Emilia-Romagna hanno manifestato ieri a Roma assieme a 5mila colleghi provenienti da tutta Italia. Sib Confcommercio e Fiba Confesercenti hanno portato i concessionari delle spiagge, per protestare contro l’incertezza per la scadenza delle concessioni a fine anno e la prospettiva di messa a bando, come stabilito dalla direttiva Bolkestein dell’Ue. Allo stato attuale non ci sono ancora i decreti attuativi per le gare e questo è un fatto molto grave, soprattutto alla luce del fatto che l’Unione europea cinque mesi fa aveva chiesto all’Italia come intendeva gestire questa partita, ma ancora non ha avuto una risposta da Roma. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba-Confesercenti, a margine della manifestazione organizzata stamane a Roma. «La manifestazione dei balneari a Roma ha visto una grandissima partecipazione degli operatori di tutta Italia, nonostante lo sciopero generale abbia messo in difficoltà molte delegazioni. (Mondo Balneare)
Continuano a suonarsela di santa ragione a Jesolo, il Comune dove le prime assegnazioni stanno dilaniando gli operatori economici. Tutti in ordine sparso, tra Veneto e Friuli, la più lunga spiaggia d’Italia, con una prevalenza di proroghe per salvare la stagione turistica che va a cominciare e con un appello pressante al governo, che non si decide a varare il regolamento per le gare chieste dall’Unione Europea. (Il Fatto Quotidiano)
La stagione balneare 2024, almeno simbolicamente, non si è aperta al mare ma in città. A Roma, ieri mattina, migliaia di lavoratori sono scesi in piazza Santi Apostoli per protestare contro i ritardi nell’approvazione di una legge che dia certezze al settore. (Avvenire)
"Sono certo che il Governo stia lavorando per risolvere il nodo dei balneari – afferma Megale –, ma comprendo l’esasperazione degli imprenditori e la loro decisione di scendere in piazza a Roma". Poi prosegue: "La mancanza di una soluzione certa e ragionevole al problema dell’applicazione della Direttiva Bolkestein crea un danno immenso al nostro comparto turistico. (LA NAZIONE)
Nonostante la presenza delle troupe di tutte le principali reti televisive, che hanno realizzato lunghe riprese e interviste, non un solo servizio significativo è andato in onda sui telegiornali nazionali. (Mondo Balneare)
Un’attività che nessuno aveva mai svolto prima e che deve essere completata, ma che già oggi dimostra la non scarsità della risorsa naturale e la disponibilità di nuove aree da assegnare in concessione per portare sviluppo e crescita alla nostra industria turistica». (Mondo Balneare)