Btp a 30 anni: la domanda è stata per quasi 48 miliardi, soprattutto dall'estero

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Significativa la partecipazione di investitori asiatici, che si sono aggiudicati il 3,7% dell’emissione, mentre una quota residuale pari a allo 0,3% è stata allocata ad investitori residenti in altri paesi.

Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori residenti nel Regno Unito (18,3%) e dagli investitori nordamericani (15,1%).

Più dei due terzi del collocamento è stato sottoscritto da fund manager (67,9%), mentre le banche ne hanno sottoscritto il 13,3%. (Yahoo Finanza)

Ne parlano anche altri media

Sul fronte macro, in mattinata è stata pubblicata la lettura finale dell'inflazione di dicembre, relativa all’Eurozona. Il mercato, quindi, ha accolto positivamente la decisione della Corte Costituzionale in quanto elimina uno degli elementi che avrebbero potuto creare ulteriore instabilità politica nella coalizione di Governo. (Milano Finanza)

Richieste giunte a quota 47 miliardi. Le caratteristiche del titolo come appena esposte, oltre all’aumento della domanda di questo tipo di prodotto da parte degli investitori, hanno giocato un ruolo chiave nel determinare il successo dei Btp a 30 anni italiani. (Termometro Politico)

Il BTP 2050, ovviamente, è molto più esposto, avendo durata così lunga, alle variazioni dei rendimenti. Il BTP 2050 a 30 anni, rimpiazza quello con scadenza settembre 2049 che prometteva un tasso fisso del 3,85%. (Notizie Ora)

Il referendum promosso da otto consigli regionali guidati dal centrodestra proponeva il passaggio a un sistema maggioritario puro con l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. (Finanzaonline.com)

Sorprese non proprio impossibili, visto che altri analisti di altre banche di investimento temono il fattore shock Italia. BTP sotto attacco e nuova febbre spread tra i possibili fattori di shock per i mercati previsti dal team degli analisti di Credit Suisse. (Finanzaonline.com)

Ora, se non si vuole eccedere con il rischio duration, rimanendo nell'alveo dei Paesi sviluppati, "non resta che accettare il rischio credito. Al momento la forbice dei rendimenti tra Italia e Germania scambia a 158,8 punti base. (Milano Finanza)