Inflazione Italia, diminuzione all’1,3% nel 2024: cosa resta caro

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Banca d'Italia ha pubblicato il suo bollettino economico contenente le proiezioni sul Pil italiano e i dati relativi al livello di inflazione. In relazione al Pil vengono confermate le stime già diffuse lo scorso 5 aprile, mentre in tema di aumento dei prezzi è prevista per il 2024 una diminuzione dell’inflazione all’1,3 per cento. Solo ieri, 16 aprile, l’Istat, Istituto nazionale di statistica, aveva ritoccato il dato relativo all’inflazione di marzo 2024 a causa di un’accelerazione tendenziale della stessa dovuta all’attenuazione della flessione dei prezzi dei beni energetici. (QuiFinanza)

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Le audizioni sul Def evidenziano i rischi per i conti pubblici: a rischio anche gli aumenti in busta paga del taglio del cuneo fiscale. (LA NOTIZIA)

Def, Bankitalia: “Confermata crescita dello 0,6% del Pil nel 2024” “La stima del Governo per quest’anno sconta una valutazione più favorevole delle componenti interne della domanda, in particolare dei consumi, sia pubblici sia privati, e un rimbalzo delle scorte. (Dire)

Secondo le rilevazioni della Banca d'Italia l'ammontare dei crediti d'imposta per Superbonus contabilizzati per competenza nei conti del 2023 – pubblicati da Istat a inizio aprile e pari a quasi 3,7 punti percentuali del PIL (77 miliardi) – è un valore di oltre cinque volte superiore a quanto il DEF 2023 prevedeva sarebbe maturato nell'anno. (LA STAMPA Finanza)

In questo caso il «disavanzo sarebbe superiore rispetto a quello tendenziale a legislazione vigente di circa un punto percentuale del Pil in media d'anno nel triennio 2025-27, rimanendo al di sopra del 3% in tutti gli anni dell'orizzonte previsivo». (Corriere della Sera)

Banca d’Italia ha pubblicato l’audizione preliminare di Sergio Nicoletti Altimari, Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, che si è svolta oggi innanzi le Commissioni riunite V della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e V del Senato (Programmazione economica e bilancio), relativamente all’esame del Documento di economia e finanza (DEF) 2024. (Diritto Bancario)

Secondo le valutazioni di via Nazionale le previsioni per l’economia italiana si discostano solo lievemente dal Def (+ 0,6% il Oil 2024 secondo Banca d’Italia, + 1% secondo il governo) ma “i rischi per la crescita rimangono orientati al ribasso“, ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia citando tra i fattori di rischio il commercio internazionale, gli effetti della politica monetaria restrittiva sulla domanda e gli effetti negavi sul comparto edilizio dalla riduzione superbonus. (Il Fatto Quotidiano)