I tassisti di New York sono i nuovi food delivery? Assunti per consegnare i pasti a bisognosi e anziani che non possono spostarsi

Reporter Gourmet ECONOMIA

Certo questo tipo di attività può essere considerata alla pari di un aiuto di Stato, cosa che in passato era vista come un’inaccettabile compromissione nelle regole del mercato, che anzi deve essere svincolato dai lacciuoli della finanza pubblica.

Questa nuova attività offre nuove opportunità ai conducenti e aiuta a distribuire beni essenziali alla popolazione con deficit di mobilità.

Si pensa quindi di potenziare questo tipo di servizio, portandolo da circa 18.000 a 150.000 consegne nei prossimi giorni. (Reporter Gourmet)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Il tutto avviene gratuitamente - spiega il CEO dell'azienda Pietro Ruffoni - come forma di solidarietà anti Covid: in questo modo aiutiamo i ristoratori a raggiungere direttamente tutti noi. Dopo la Carta d’identità alimentare, MyCIA ha deciso investire ancora sulla tecnologia, scendendo in campo dalla parte dei ristoratori con menù digitali condivisibili tramite un semplice link e accogliendo nel network anche i negozianti di prodotti alimentari che facciano delivery. (Il Gazzettino)

Molti ristoranti stanno sperimentando il food delivery - Lapresse. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . Di certezze non ce ne sono. Altra questione il pagamento delle tasse locali come la tassa di occupazione del suolo pubblico e la Tari: sarebbe logico sospenderle se i ristoranti sono chiusi. (Avvenire)

L’obiettivo oltre che la mission della start up nolana è quello di servire le province d’Italia, terre non prese in considerazione dalle Big del food delivery, attente principalmente alle città. In questo periodo di emergenza coronavirus, viste le chiusure delle attività di ristorazione in Campania anche per il servizio asporto, l’app Consegnam è attiva esclusivamente con il servizio spesa, prestando un importante servizio alla collettività, riducendo gli spostamenti dei cittadini anche per le esigenze di prodotti di prima necessità. (Il Mattino)

Un’altra iniziativa è partita da Roma con Wetaxi Delivery per spedire e consegnare merci in città tramite il taxi. E c'è l'app con cui i consumatori possono visualizzare ristoranti e alimentari che possono consegnare piatti e prodotti compatibili con le proprie intolleranze o allergie. (Italia Oggi)

Significa che il settore della ristorazione si aggrappa al food delivery per restare attivo, tutelare le attività economiche e i posti di lavoro e continuare a garantire un servizio ai cittadini. Questo non significa che c'è il boom del delivery (il settore tutto sta soffrendo: da chi produce pasti a chi li trasporta). (Il Messaggero)

A tenere traccia dei negozi, piccoli, medi o grandi che siano, che fanno consegna a domicilio ci sono pure i portali neonati come iorestoacasa.delivery. Mentre per le edicole un elenco nazionale di quelle aperte e di quelle che fanno consegna a domicilio si trova sul sito Primaedicola. (Wired Italia)