Le sanzioni statunitensi contro Cuba: un crimine contro l’umanità

Le sanzioni statunitensi contro Cuba: un crimine contro l’umanità
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Di Maddalena Celano Il 15 maggio 2024, il Segretario di Stato degli Stati Uniti ha inviato al Congresso un altro dei suoi rapporti arbitrari, qualificando alcune nazioni senza alcun mandato o riconoscimento internazionale. Questa volta, sono stati elencati quattro paesi che presumibilmente “non coopererebbero pienamente con gli sforzi per la lotta al terrorismo degli Stati Uniti nel 2023”. Tra questi, sorprendentemente, non appare Cuba. (IlSudest)

Se ne è parlato anche su altri media

La richiesta di arresto al vaglio della Pre Trial Chamber della Corte penale internazionale formulata nei confronti dei leader di Hamas, gruppo terrorista, e di Israele, Stato riconosciuto tra le nazioni democratiche, pone rilevanti questioni giuridiche e di politica internazionale su cui la comunità internazionale sarà chiamata a compiere scelte fondamentali per riaffermare principi fondamentali del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale penale. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)

Solo pochi giorni fa il procuratore capo della Corte Penale Internazionale Karim Khan ha chiesto alla Camera preliminare del Tribunale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della difesa Yoav Gallant e per i capi di Hamas. (Nicola Porro)

Le regole che cercano di dare una base giuridica ai rapporti tra le Nazioni possono sembrare lontane ma evitano che il mondo si trasformi in un’arena di bullismi e di aggressioni. Ma la tensione è generale. (Corriere della Sera)

Corti internazionali obsolete: perché l'accusa di genocidio a Israele non regge

"Negli ultimi giorni sono successe molte cose, in particolare, la Corte penale internazionale che ha inviato mandati di arresto contro Netanyahu, Gallant e tre leader di Hamas. Si tratta di una decisione importante da parte del pubblico ministero. (Il Sole 24 ORE)

Desideriamo rivolgere un sincero ringraziamento al Procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, per la decisione di chiedere alla Corte preliminare del Tribunale di emettere mandati di arresto, oltre che per capi di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif, Ismail Haniyeh e Mohammed Diab Ibrahim al-Masri, anche per Benjamin Netanyahu e per il ministro della Difesa del Governo israeliano, Yoav Gallant. (opinione.it)