Genova, nel laboratorio dove le mascherine anti Covid nascono dalle mute da sub

La Repubblica INTERNO

È la riconversione virtuosa di Top Sub, impresa genovese nota in tutta Italia dagli appassionati del settore (e non solo: è fornitore unico di tutti i reparti subacquei delle Forze dell'ordine, dalla Polizia ai Vigili del Fuoco), che da una settimana produce solo mascherine stagne di neoprene, lo stesso materiale delle mute.

Published on Mar 30, 2020. Da azienda produttrice di attrezzature subacquee d'eccellenza a fabbrica artigianale del bene più prezioso del momento: mascherine protettive anti contagio da coronavirus, da destinare a ospedali e volontari. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Sul tavolo ci sarà la proroga delle misure in scadenza al 3 aprile per contenere la diffusione del coronavirus. È "difficile pensare a una riapertura delle attività produttive per territori, più facile pensare per filiere, per beni, ha spiegato il ministro. (Tiscali.it)

I casi attualmente positivi sono 77635 (+2107). Sono 12428 le persone morte in Italia nella crisi coronavirus. (Info Cilento)

"L'aumento del numero dei tamponi, per usare una parola che tutti conosciamo e che rimarrà nella nostra memoria, rappresenta la direzione giusta da seguire. "Domani alle 12 noi sindaci, in tutta Italia, esporremo sulla facciata del Comune la bandiera a mezz'asta e osserveremo un minuto di silenzio. (Italia Oggi)

I dati sono forniti ogni giorno dalla protezione civile. In ogni caso, alcune regioni sembrano decisamente più avanti di altre nel contenere l’epidemia e raggiungere l’obiettivo del giorno zero. (ManduriaOggi)

Operatori sociali formati offriranno ascolto attivo e orienteranno la popolazione nell’accesso ai diversi servizi di assistenza, oltre a pubblicizzare, in relazione al bisogno espresso, altri progetti di carattere nazionale o del privato sociale». (Varesenews)

L’emergenza sanitaria è globale e amplifica le disuguaglianze che attraversano il Pianeta: il divario tra i più ricchi e i più poveri, tra paesi ricchi e paesi poveri, tra donne e uomini. È necessario che i donatori e le istituzioni internazionali agiscano insieme per sostenere il raddoppio della spesa sanitaria nei Paesi più poveri e rispondere alla pandemia da Corona virus. (La Repubblica)