Prezzi: Istat conferma deflazione a giugno

QuiFinanza ECONOMIA

A determinare l’inflazione negativa per il secondo mese consecutivo sono i prezzi dei Beni energetici (-12,1%), che sia nella componente regolamentata (-14,1%) sia in quella non regolamentata (-11,2%) confermano flessioni molto ampie.

L’inflazione di fondo, seppur in lieve rallentamento, si conferma quindi positiva (+0,7%)”.

A registrare tassi di crescita sopra il punto percentuale sono anche i prezzi dei Tabacchi (+3,0%) e dei Servizi vari (+1,4%) che contrastano, insieme a quelli dei Beni alimentari, le spinte deflazionistiche dei Beni energetici. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri giornali

Su base mensile si registra un incremento dello 0,6% in linea con le attese, diopo il -0,1% di maggio. (Teleborsa) - L'inflazione in Germania conferma segnali di recupero a giugno. (Il Messaggero)

L'azionario europeo prosegue la seduta in rialzo: Milano +0,65%, Parigi +0,89%, Francoforte +0,76%, Londra +0,47%. L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelera rispettivamente da +0,8% a +0,7% e da +1,0% a +0,9%. (Milano Finanza)

Stati Uniti: a maggio 2020, l’inflazione a stelle e strisce ha superato le attese del mercato, come si può osservare sul nostro Calendario Economico. Su base mensile il dato ha messo a segno un +0,6%, che si confronta con la variazione del -0,1% della precedente rilevazione e con lo 0,5% atteso dagli analisti. (Money.it)

Italia: l’inflazione di giugno ha messo a segno una variazione mensile del +0,1% che si è confrontata con previsioni a +0,1% e con l’ultimo -0,2%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo infine ha registrato due rispettivi 0,0% e -0,4% su base congiunturale e tendenziale. (Money.it)

A registrare tassi di crescita sopra il punto percentuale sono anche i prezzi dei tabacchi (+3,0%) e dei Servizi vari (+1,4%) che contrastano, insieme a quelli dei beni alimentari, le spinte deflazionistiche dei beni energetici. (la Repubblica)

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano rispettivamente da +0,8% a +0,7% e da +1,0% a +0,9%. (Adnkronos)