Iran, rapper al patibolo: il regime ha paura

Vita ESTERI

Il rapper iraniano Toomaj Salehi è stato condannato a morte dal tribunale rivoluzionario di Isfahan con l’accusa di “corruzione sulla Terra”. Ora ha 20 giorni di tempo per ricorrere in appello. L’artista Toomaj Salehi, 33 anni, è un rapper iraniano noto per le sue canzoni di protesta sulle politiche del Governo della Repubblica islamica dell’Iran. Nel corso della sua carriera è stato più volte arrestato per il contenuto dei sui brani. (Vita)

Ne parlano anche altre fonti

È accaduto durante un sit in di protesta contro la condanna a morte di Toomaj Salehi (LAPRESSE)

In Iran è vietato protestare contro il governo degli Ayatollah. Condannato a morte il rapper Salehi accusato di corrompere i giovani (LA NOTIZIA)

Il musicista 33enne, da molti considerato la "voce dell'Iran", è stato condannato a morte per aver partecipato alle proteste scaturite in tutto il Paese dopo la morte di Mahsa Amini, la studentessa curdo-iraniana deceduta mentre era in custodia della polizia religiosa a causa di un velo indossato male. (Fanpage.it)

La voce della pacifica rivoluzione “Donna, Vita, Libertà” in Iran langue nel braccio della morte. La Repubblica islamica ha condannato a morte il rapper che aveva cantato la rivoluzione per la libertà e la sua musica ha accompagnato la voce di giovani, donne e uomini, che hanno lottato e lottano per rovesciare la Repubblica islamica. (L'HuffPost)

Ignazio La Russa ha invitato Antonio Scurati a scrivere una trilogia su Stalin, dopo aver scritto quella su Mussolini, e mi ha ricordato la storia del cantante Shervin Hajipour, arrestato per aver scritto un brano sui crimini della teocrazia iraniana e liberato purché ne scrivesse uno anche contro i crimini degli Stati Uniti. (La Stampa)

Roma, tensione tra comunità ebraica e manifestanti iraniani: "Via la bandiera di Israele" 28 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)