Il segretario di Stato Usa Blinken minaccia la Cina: “Contromisure se non smettono le forniture alla Russia”

Il segretario di Stato americano (l’equivalente del nostro ministro degli Esteri, ndr) Antony Blinken ha avvertito la Cina che Washington prenderà delle contromisure se Pechino non smetterà di fornire alla Russia materiale utilizzato nel suo attacco all’Ucraina. Blinken, che si trova in visita ufficiale in Cina e oggi ha incontrato il presidente Xi Jinping, lo ha detto parlando all’emittente inglese Bbc. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con la campagna elettorale lanciata ormai verso le presidenziali di novembre e col confronto con Pechino tra i pochi temi bipartisan in grado di unire il Congresso, era inevitabile che la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken si limitasse a fotografare lo status quo dei rapporti, che sembravano in ripresa, dopo il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping dello scorso novembre a San Francisco. (ilGiornale.it)

Tradizionalmente, assai di rado, il leader cinese acconsente ad aver contatti con politici stranieri che non siano dei Capi di Stato. E questo particolare la dice lunga sull’importanza della visita del segretario di Stato Usa. (L'Eco di Bergamo)

E' il messaggio che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, recapita nella sua visita in Cina. La Cina aiuta la Russia nella guerra contro l'Ucraina. (Adnkronos)

Blinken-Xi, cosa è successo nell'incontro? Pechino agli Usa: «Meglio partner che rivali». Ma sale la tensione sulle armi a Putin

Buongiorno. Se l’immagine pare esagerata, basta concentrarsi su un dato di fatto immediato: Washington dà ufficialmente armi all’Ucraina, Pechino dà clandestinamente armi alla Russia. (Corriere della Sera)

Dal canto suo Pechino ribadisce a Washington di restare fuori dalla questione Taiwan (Panorama)

La Cina è il principale fornitore di macchine utensili, microelettronica, nitrocellulosa fondamentali per produrre munizioni, propellenti per missili e altri prodotti a duplice uso che Mosca sta utilizzando per potenziare la sua base industriale della difesa». (ilmessaggero.it)