1 maggio, Mattarella: sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza

QUOTIDIANO.NET INTERNO

Bisogna ripartire da qui, dal lavoro precario e dal lavoro sfruttato: serve lavoro stabile, dignitoso"

"Diritto al lavoro e diritto alla sicurezza sul lavoro: ci sono ancora troppi morti a causa di norme eluse e violate".

"Basta lavoro precario, il lavoro deve essere dignitoso e permettere di vivere dignitosamente e partecipare alla vita di questo paese".

L'equità, l'evoluzione sociale si reggono sulla garanzia per tutti dell'accesso al lavoro", ha detto ancora. (QUOTIDIANO.NET)

La notizia riportata su altri media

Il presidente della Repubblica lancia anche un nuovo appello all'unità e invita a non cavalcare lo sconforto e a rendere effettiva la svolta europea cui l'Italia ha contribuito con il Recovery plan (TG La7)

Lo ha detto il presidente della Repubblica in occasione del 1 maggio. Il Primo maggio rappresenta “un’occasione che afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte. (L'HuffPost)

Il Primo maggio rappresenta «un’occasione che afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte. Lo ha detto il presidente della Repubblica in occasione del 1 maggio. (Il Giornale di Vicenza)

«Sarà il lavoro a portare il Paese fuori da questa emergenza», dice il presidente della Repubblica. Un primo maggio differente, visto che quello di quest’anno cade a ridosso delle prime riaperture di molti settori del lavoro, dopo lo stop dovuto alla pandemia da Coronavirus. (Open)

E sulla sicurezza sul lavoro: “Diritto al lavoro e diritto alla sicurezza sul lavoro: ci sono ancora troppi morti a causa di norme eluse e violate“ QUESTIONE FEMMINILE. Il presidente della Repubblica si è soffermato sulla crisi del lavoro femminile: “Particolarmente pesante è stato l’impatto della crisi sul lavoro femminile, in questi mesi il quadro dell’occupazione femminile è diventato ancora più fragile. (Blogo.it)

Imploriamo #SanGiuseppeLavoratore perché possiamo trovare strade che ci impegnino a dire: nessun giovane, nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro! La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza». (L'Eco di Bergamo)