Salvini non trova il tempo di prendere le distanze da Franco Freda neanche nell’anniversario della strage di Piazza Fontana

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Gli italioti, per automatismo, hanno dato il loro consenso a Matteo Salvini: è diventato una specie di vaso non di elezione ma di speranze.

Oggi ricorre il cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana.

Quando Franco Freda lodava Matteo Salvini. Franco Freda è stato condannato per una serie di attentati esplosivi ed invece è stato assolto “per mancanza di prove” dall’accusa di aver organizzato la strage di Piazza Fontana. (next)

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Nel giorno del cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana è il figlio di Clemente Graziani, Rainaldo, a riaprire le antiche ferite. Ordine nuovo – è stato appurato nei tanti processi sulle stragi – ha avuto, attraverso il nucleo veneto di Freda e Ventura, il ruolo da protagonista nella lunga stagione della strategia della tensione. (La Repubblica)

La cerimonia è avvenuta all’auditorium di Santa Caterina in apertura della giornata dedicata ai 50 anni dalla strage. Le sentenze successive, tuttavia, dimostrarono la responsabilità di Freda e Ventura: esattamente come aveva intuito e denunciato Guido Lorenzon. (Oggi Treviso)

Grazie a Guido Lorenzon perché con la sua testimonianza civile ha consentito l’accertamento della verità». Sottolineato anche il ruolo di due magistrati all’epoca in servizio a Treviso: il procuratore Pietro Calogero e il giudice istruttore Giancarlo Stiz. (TrevisoToday)

La strage di piazza Fontana lo ha reso «più lungo e più violento, procurandogli maggiori aree di consenso». Per Einaudi Benedetta Tobagi ha pubblicato Come mi batte forte il tuo cuore. (globalist.it)

Pinelli viene trattenuto illegalmente per tre giorni in questura, senza avvocato, senza alcuna autorizzazione dei giudici. Nel 1973, dopo l’arresto (e prima della provvidenziale fuga in Argentina), Ventura arriva a confessa tutti gli altri attentati esplosivi del 1969, tranne piazza Fontana. (L'Espresso)

Li ringrazio per averci insegnato a non smarrirci quando intorno a noi tutti si sono smarriti. È Rainaldo Graziani, il figlio di quel Clemente Graziani che fondò Ordine Nuovo e che oggi vive a Gavirate e gestisce il ristorante la Corte dei Brut. (Varesenews)