Migrante morto a Cpr Gradisca, Magi: "Pestato, inchiesta sia rapida"

Adnkronos INTERNO

Il centro di Gradisca, aperto solo un mese e mezzo fa, presenta una situazione fuori controllo.

Queste strutture, in cui ci sono persone in stato di detenzione amministrativa, sono peggio delle carceri, oltretutto senza regole.

"Concettualmente sbagliati, vanno assolutamente chiusi: i Cpr non funzionano se non come luoghi di violazione dei diritti fondamentali delle persone.

Riccardo Magi, deputato di Radicali +Europa, torna sulla vicenda del migrante georgiano di 38 anni, Vakhtang Enukidze, morto sabato scorso nel centro di permanenza per il rimpatrio vicino Gorizia (Adnkronos)

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Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, commenta le dichiarazioni del prefetto Franco Gabrielli a proposito delle accuse mosse agli agenti in seguito alla morte del georgiano Vakhtang Enukidze, detenuto al Cpr di Gradisca e deceduto sabato scorso all’ospedale, in circostanze su cui Squadra mobile e Magistratura stanno indagando. (Sardegna Reporter)

Già in queste condizioni altre persone, sottolineo persone, possono restare ferite o morire, e possono essere anche poliziotti, che pure hanno denunciato per primi la 'situazione esplosiva'. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, replicando al governatore che chiede più Cpr sul territorio. (Il Friuli)

Vakhtang Enukidze sarebbe stato "picchiato ripetutamente da circa dieci agenti nel Cpr di Gradisca d'Isonzo (Gorizia), anche con un colpo d'avambraccio dietro la nuca ed una ginocchiata nella schiena, trascinato per i piedi come un cane. (Triesteprima.it)

"In queste ore - ha proseguito Gabrielli - ci sono state delle affermazioni gravissime: dire che questa persona è morta per le percosse subite quando c'è un'indagine in corso e deve ancora essere effettuata l'autopsia è a dir poco ardito". (Tiscali.it)

IL GOVERNATORE. Sul caso migranti la regione Friuli Venezia Giulia chiederà la realizzazione di ulteriori Cpr sul territorio? «Io penso che debbano guardare nel Cpr - ha spiegato - per la sicurezza di tutti. (Il Gazzettino)

“Abbiamo denunciato dettagliatamente - conclude Mazzetti – la situazione delicatissima che si registra nel Cpr, dove si susseguono episodi di violenza, fughe, danneggiamenti, incendi, e dove i poliziotti del territorio e quelli del Reparto mobile di Padova fronteggiano continuamente reazioni incontrollate e circostanze pericolosissime senza protocolli certi, in un quadro normativo vago e in condizioni di insicurezza. (Triesteprima.it)