Toscana, Lombardia e Calabria: il triangolo criminale della cosca Molè

ReggioToday INTERNO

Nell’occasione veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, il soggetto ritenuto al vertice sia della cosca mafiosa che della organizzazione di narcotrafficanti

In queste tre aree, infatti, gli uomini della squadra mobile di Reggio Calabria, supportati dai colleghi operanti in Toscana e Lombardia”, hanno portato a segno un duro colpo agli interessi della cosca Molè, operando circa cento arresti. (ReggioToday)

Ne parlano anche altri media

Le parole scritte attraverso il proprio profilo Facebook dal senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, commentando gli arresti che stamane hanno colpito presunti appartenenti alla cosca Molè Ed ancora si associa la ‘NDRANGHETA alla Calabria, pensando che sia tutto sommato un fenomeno locale e perseguibile con relativa facilità“. (StrettoWeb)

[Continua in basso]. Tra le oltre cento misure eseguite in diverse regioni, nella sola Lombardia sono state fermate 54 persone. «Noi siamo come le raccomandate, arriviamo direttamente a casa», diceva, intercettata, una delle persone finite in carcere. (Il Vibonese)

Nell’occasione veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, il soggetto ritenuto al vertice sia della cosca mafiosa che della organizzazione di narcotrafficanti. Di tale associazione sono accusati di essere partecipi anche alcuni dei presunti affiliati della cosca mafiosa, tra cui l’elemento di vertice della stessa. (LaC news24)

Le commesse di trasporto così illecitamente acquisite venivano poi spartite tra i vari affiliati consentendo a tutti lauti guadagni accresciuti, altresì, dal ricorso sistematico a false fatturazioni. «Arriviamo a casa come le raccomandate». (LaC news24)

In questo filone, le attività d’indagine sono state effettuate avvalendosi di una Squadra Investigativa Comune costituita tra l’Autorità Giudiziaria Italiana e il Ministero Pubblico della Confederazione per la Svizzera (Corriere della Calabria)

Le indagini della squadra mobile ha messo in risalto il ruolo delle giovani leve della famiglia gioiese e la sua operatività in Toscana e Lombardia, sommozzatori di gruppi speciali militari esteri pronti per recuperare la cocaina in mare (ReggioToday)