L'acclimatazione di Simone e Tamara, una rivoluzione per l'alpinismo

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“Intanto è stato preparato un progetto e scritto un protocollo insieme a Simone e Tamara.

“Questo è un argomento molto dibattuto nella medicina di montagna: fino a che punto si può arrivare è una grande domanda.

Rotazioni in quota, notti da trascorrere in gelide tende posizionate su piazzole risicate, difficoltà a fondere la neve per idratarsi.

Tutto questo potrebbe non più accadere, grazie all’innovativo sistema che stanno testando Simone Moro e Tamara Lunger in vista della loro prossima spedizione in Karakorum. (Montagna.tv)

Se ne è parlato anche su altri media

Dal canto suo Tamara Lunger resta fedele al suo bellissimo rapporto con la montagna e la scelta di scalare in inverno è più una via filosofica che una volontà di prestazione. Nessuno in tutti questi anni ha mai ripetuto questa traversata, neppure d'estate" racconta Simone Moro (Sky Tg24 )

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Una camera per simulare gli 8000 metri. Con nessun altro sarebbe possibile svolgere certi test in camera per la prima volta, per esempio portarla a 8000 metri e oltre”. (il Dolomiti)

In una stanza come a 8.000 metri. Moro e Lunger, la preparazione estrema Simone Moro e Tamara Lunger si preparano alla spedizione in Himalaya nella camera ipobarica terraXcube al Noi TechPark di Bolzano, il centro per la simulazione di climi estremi di Eurac Research. (L'Eco di Bergamo)

Cosa si accingono a fare i due alpinisti attualmente ospitati nella TerraXcube di Bolzano: un record alpinistico, una grande esplorazione, un’avventura personale? Naturalmente Simone Moro, un fuoriclasse dell’alpinismo himalayano nella sua stagione più dura — ha all’attivo quattro prime invernali di Ottomila — non deve dimostrare niente a nessuno. (Corriere della Sera)