Industria, Istat: a marzo produzione -0,5% su mese, -3,5% su anno

Lo ha reso noto l'Istat.Nella media del primo trimestre si registra un calo del livello della produzione dell'1,3% rispetto ai tre mesi precedenti.In termini tendenziali, "al netto degli effetti di calendario, l'indice complessivo prosegue la fase di flessione che si protrae da 14 mesi consecutivi. Il calo su base annua registrato a marzo interessa tutti i principali raggruppamenti di industrie", è il commento dell'Istituto. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo le ultime rilevazioni dell'Istat, la produzione industriale perde nel mese di marzo mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente e chiude al -3,5% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, al netto degli effetti di calendario. (Polimerica.it)

Produzione industriale in calo 10 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

A marzo del 2024 l’indice destagionalizzato della produzione industriale scende dello 0,5% rispetto a febbraio e la media del primo trimestre, segnala l’Istat, fa registrare un calo del livello di produzione dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti. (LA NOTIZIA)

Industria italiana sempre più giù, ma è boom nella produzione di farmaci

Istat: continua il calo della produzione industriale, -0,5% a marzo 10 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Così, probabilmente, commenterebbe l'attuale congiuntura un Lorenzo de' Medici di oggi, alla luce degli indicatori che fotografano lo stato di salute odierno del sistema Italia. Nello specchietto retrovisore si continuano a vedere i dati (ultra)positivi sull'occupazione, che con un tasso al 62,1% ha segnato a marzo un nuovo record, oltre a quelli ancora più recenti sul Pil, che secondo le stime preliminari dell'Istat è cresciuto dello 0,3% nella prima parte del 2024. (ilmessaggero.it)

I settori: bene quello dei farmaci e prodotti petroliferi, male abbigliamento e macchinari Ormai sono mesi che la produzione industriale in Italia è con il segno meno. La produzione industriale italiana continua a scendere, registrando un calo del 3,5% a marzo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. (QuiFinanza)