L'industria italiana in calo ma la produzione di farmaci è in aumento

L'industria italiana continua a registrare un calo, con una diminuzione del 3,5% a marzo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo segna il 14° mese consecutivo di contrazione. Tuttavia, non tutto è negativo. Alcuni settori, come quello dei farmaci e dei prodotti petroliferi, stanno andando bene, mentre altri, come l'abbigliamento e i macchinari, stanno soffrendo.

Il calo della produzione industriale

Secondo l'Istat, la produzione industriale italiana ha registrato una diminuzione dello 0,5% rispetto al mese precedente. Questa tendenza negativa si protrae da febbraio 2023, segnando un periodo di 14 mesi di flessione consecutiva. Tutti i principali comparti mostrano un andamento in calo.

Il boom della produzione di farmaci

Nonostante la generale contrazione, il settore dei farmaci sta registrando una crescita. Questo è un segnale positivo in un panorama altrimenti cupo, e potrebbe indicare un possibile percorso di recupero per l'industria italiana.

L'effetto Bce sui tassi

L'effetto della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse ha avuto un impatto significativo sulla produzione industriale. Tuttavia, nonostante le difficoltà, l'Italia ha registrato dati ultra-positivi sull'occupazione, con un tasso al 62,1% a marzo, segnando un nuovo record.

La crescita del Pil

Nonostante la contrazione della produzione industriale, il Pil italiano è cresciuto dello 0,3% nella prima parte del 2024, secondo le stime preliminari dell'Istat. Questo dimostra la resilienza dell'economia italiana di fronte alle sfide.

Sebbene l'industria italiana stia attraversando un periodo di contrazione, ci sono segnali di speranza. Il boom nella produzione di farmaci e la crescita del Pil sono indicatori positivi che potrebbero segnalare un futuro recupero. Tuttavia, rimane da vedere come l'Italia affronterà le sfide future.

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