Pignoramenti diretti sul conto corrente. Attenzione alle novità

InvestireOggi.it ECONOMIA

Adesso il fisco può entrare nel tuo conto corrente, vedere la giacenza e, in caso, prelevare quanto dovuto.

Da adesso, l’Agenzia delle Entrate può prelevare direttamente dai nostri conti correnti quanto dovuto per tutte le cartelle non pagate, siano esse: Multe, Contributi Inps, Bolli auto e altro ancora.

Adesso, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha il potere di effettuare il pignoramento coattivo del conto corrente bancario e, ancor prima (ed è questa la principale novità), essa può monitorare i dati del proprietario del conto corrente e analizzare l’effettiva consistenza delle risorse a disposizione (giacenza sul conto e le relative movimentazioni). (InvestireOggi.it)

Su altri media

Conto Illimity. Conto Webank. Conto Quick. Conto corrente N26. Conto corrente Wibida. ContOnline di Banca di Piacenza. 1. Prelievi gratuiti in tutto il mondo con Illimity. Illimity propone Conto Illimity a zero spese per i primi 12 mesi. (Segugio.it mobile)

Non è più previsto l’intervento da parte di un’autorità giudiziaria per autorizzare l’esproprio: Comuni, Province e Regioni diventano i nuovi esattori autorizzati dal Governo. La Manovra è entrata in vigore a partire da gennaio 2020. (Leggilo.org)

Tuttavia gli istituti bancari bloccano i conti correnti dopo la morte del titolare. In questo caso soltanto la metà del conto corrente passerà in successione mentre l’altra metà spetterà, anche dopo la morte, di diritto al cointestatario superstite. (Yeslife)

Ecco le info in merito ed i consigli proposti proprio da N26 per aiutare a risparmiare di più nel 2020. I consigli di N26 per risparmiare. (InvestireOggi.it)

Infatti, l’articolo 1845 del codice civile riconosce nella fattispecie due forme di contratti di conto corrente, quali. conto corrente avente una data prestabilita di scadenza (non usuali). La banca trasmette un preavviso di chiusura conto al correntista, e le eventuali somme presenti nel conto confluiscono in un fondo. (Notizie Ora)

Ce lo spiega Giovanni Zanetti, responsabile ufficio legale di Facile.it.«Se i coniugi sono in comunione dei beni, le somme sul conto cointestato vanno divise al 50%. Come tutelarsi allora per evitare brutte sorprese in caso di separazione? (Donna Moderna)